Commenti a "Siamo ancora in un Paese libero?" di Giorgio De Luca

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Quanto ai professori ignoranti, sfondi una porta aperta. L'ignoranza nasce dalla mancanza di selezione. Questo è stato uno dei GRANDi errori del 68... La selezione non è classismo, è cultura e verità. Niente selezione, niente cultura. e i pochi migliori fuggono all'estero...
Anna Rita, se ai tempi dei miei 20 anni avessero dato alla TV programmi tipo "Il grande fratello", i quiz demenziali ritenuti dalle vecchie di paese il gotha della cultura, o anche solo gli stucchevoli talk show del dopo-Costanzo, NEANCHE un ragazzo o una ragazza sarebbe stato lì a vederli. Forse solo i cerebrolesi.
Io non discuto che anche oggi vi siano giovani non assuefatti a questa e a tante altre droghe. Ma quei pochi... come riusciranno a svegliare gli altri dal loro letargo, dal loro disfattismo, d stanarli dai loro rifugi virtuali?? E' lì il problema.
Buona fortuna. Lo dico per davvero, non per celia.
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In risposta al commento 36, dico che è uno Stato "mascherato"... siamo caduti nelle grinfie di malfattori che tentano di imporci "democraticamente" le loro volontà senza nessuna possibilità di replica. Si chiama mica "dittatura?"
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Quei valori non sono stati persi, ma c'è tanta rabbia nel constatare che i giovani di oggi non si rendono conto del grave rischio che il "Paese" corre. E' il loro immobilismo che preoccupa. Chi come me è nato a metà del secolo scorso riuscirà a gestire questo momento "difficile" perché è stato capace ogni tanto di voltarsi "indietro"... I Giovani di oggi non saranno mai capaci di affrontarlo perché il loro modo di pensare è diverso. Non sono preparati a prendere di petto la situazione e dare la scossa giusta...
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E veniamo alla frase: ciò accade proprio perché l'Italia non è ormai più un Paese libero.
Non è libero dalla TV, innanzitutto. La TV di Stato, anziché fare cultura e informazione, fa un po' spettacolo (di infimo ordine), un po' da megafono ai "padroni di turno". Non parliamo delle altre.
L'economia è a rimorchio di un'Europa che significa praticamente Germania.
Non possiamo neanche più votare per le persone che vogliamo, ma solo per liste preconfezionate dai partiti.
Questi ultimi sono veri e propri centri di potere di tipo mafioso che distribuiscono poltrone e denari ai propri accoliti  e piccoli favori al popolo in cambio di voti.
Non ci sono più idee. Le uniche idee che potranno muovere le menti e le braccia saranno la miseria e la fame; ma si tratta di idee pericolose, molto pericolose.
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Infatti è alla mia generazione che dò il maggior peso di questa cosa. Generazione che ormai giovane non è più ... certo non posso prendermela con chi ha 20 anni poco di più o poco meno. Mi dispiace solo vedere dove li abbiamo lasciati.

Mio padre che oltre ad aver vissuto il '68 da insegnante ha fatto la guerra da partigiano (era del '23)  mi ha trasmesso tutto quello che le due cose potevano insegnare, anche se mi ha lasciato quando avevo 15 anni, è riuscito ad insegnarmi tanto ed a lasciarmi tante cose che sono lì a ricordarmi cosa si volesse ottenere.

In ogni caso io sono persona che quei valori continua a cercare di portarli avanti. Ovviamente con un occhio ai tempi ed agli eventuali errori fatti da chi si è mosso nel passato.

Evidentemente il benessere fa male. Ma certi valori sociali non dovrebbero mai essere persi e dovrebbero essere sempre rinforzati.

Oggi ci stanno per togliere tutti i diritti che quelle battaglie ci avevano dato e nessuno batte ciglio, almeno in Italia!

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