Commenti a "Sono stufa dei grandi intellettuali che..." di Francesca Zangrandi
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postato da Candido, il
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postato da Candido, il
E' la nostra sensibilità che decide spesso chi sai particolare e chi no, in base alle nostre intuizioni interne... perlopiù sono illusioni, ma anche nelle illusioni talvolta c'è un pò di verità.
Per quanto riguarda l'apparenza nella forma della mia espressione,
le ho gia confermato che lei aveva ragione... era un qualcosa di personale..,,ma ora è gia diventato impersonale, giacchè la sua sensibilità mi ha messo in riga :))))----
nella vita spesso s'impara più dalle piume, che dalle
BOM*BE AT*OMI*CHE.
Grazie per la sua disponibilità nei miei confronti...
buon tutto :).
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postato da Francesca Zangrandi, il
Sbruffuncello guarda che io concordo con quello che dici dell arte ma non mi piace come lo dici.Per quanto riguarda non parlo per simpatie, il pensiero di vincenzo non si avvicina al mio ma secondo me è una persona molto particolare e i suoi pensieri mi incuriosiscono, io imparo da ogni pensiero ma sopratutto da chi mi mette in discussione, è inutile arrabbiarsi e offendersi, così non vi è confronto e non si cresce a parer mio...Inoltre non hai capito che io non mi riferisco agli artisti io mi riferisco a quelli che anestetizzano i sentimenti nella cultura.Un artista questo non lo farà mai, l'artista è sentire, se anestetizzasse i sentimenti non sarebbe più artista.E mi creda sono meno equilibrati quelli che scrivono e sembrano sani di quelli che sembrano non equilibrati.I grandi artisti erano coloro che pur non conoscendosi cercavano di farlo.I gran intellettuali non espongono la loro persona ma i loro concetti.Io dico questo...sono stufa di sentire parlare di grandi libri e poco di anima.Inolte l'inutilità(anche se non mi piace definirla così) nasce dal fatto che se non applico ciò che studio sono solo un'altra testa bella piena.Prima viene la persona affinchè il sapere non sia nozionistico ma interiorizzato e ben pensato e adatto alla mia persona.E solo così posso creare le mie idee e non cadere in quelle di altri...come sempre è accaduto nella storia, ma questo è un altro discorso.ps vincenzo allora grazie
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postato da sbruffoncello, il
Inoltre e in ultimo.. non concordo con ciò che riguarda il suo commento 31. cioè dell''inutilità della persona che esprime una cultura ma non si conosce nel suo interno. La fantasia è un espressione dell'uomo, e spesso i grandi artisti erano proprio coloro che non si ri-conoscevano nel loro interno. E credo che non bisognerebbe mai mescolare una storia con colui che la scrive. la mano può tradire in qualsiasi momento, ma la storia , quella rimarrà sempre la stessa che magari giovani come lei o anche come me, possono aver condiviso e amato nel tempo e oltre. E molto spesso sono proprio coloro che hanno avuto delle grandi difficoltà con se stessi, che hanno saputo donare un arte che magari gente più equilibrata e socialmente sana, non potranno mai nemmeno se vivranno 3 delle loro vite. perchè per andare oltre, molto spesso bisogna semplicemente andarci.... o esserci nati.
E la massima espressione dell'arte spesso pretende proprio questo.
Sinceramente non so se ho centrato il punto del suo commento, ma non è importante, perchè da una cosa ne nasce sempre un'altra...
ma anche questa è arte, quindi siamo in tema.
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postato da sbruffoncello, il
Anche perchè, a meno che la ragione e la vista non mi inganni, lei nelle sue argomentazioni ha espresso concetti simili ai miei precedenti commenti.
Saluti.