Commenti a "Se ti fidi del tuo simile avrai grandi delusioni." di Nello Maruca
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postato da Giuseppe Freda, il
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postato da Giuseppe Freda, il
Caro Maruca, sinceramente mi dai l'impressione di sfuggire alle mie argomentazioni.
Io mi sono semplicemente riferito alla tua asserzione, di cui al commento n. 13: "mi fido soltanto di me e, se fossero in vita, mi fiderei dei miei genitori, dei nonni e di pochissimi altri per non vivere quelle delusioni che cito nella frase. "
Orbene, le tue precisazioni ed i tuoi distinguo, che ora giungono addirittura a ritenere il cristianesimo una sorta di "così è se vi pare", deviano di continuo dal punto in questione, per cui ti chiedo cortesemente di rispondermi sullo stretto punto di cui è discorso: ritieni la tua asserzione di cui sopra, cioè (in poche parole) il concetto "fidarsi è bene, non fidarsi è meglio", rispondente alla dottrina cristiana?
E se sì, per quale motivo?
A questa semplice domanda io vorrei che gentilmente mi dessi una risposta inequivoca.
Vedi, se il cristianesimo e la parola di Gesù Cristo fossero, DAL PUNTO DI VISTA MORALE E NON TEOLOGICO (giacché la teologia, materia di appannaggio squisitamente pretesco, è fatta di infinite diatrìbe e scismi), suscettibilI di diverse interpretazioni, staremmo davvero freschi. Sarebbe meglio sostituirlI con Topolino. : ))
Ma io ti ho detto anche un'altra cosa, su cui tu hai sorvolato. E dunque te la ripeto più chiaramente.
Immagina di trovarti in una situazione in cui tu abbia un DISPERATO bisogno della fiducia altrui. Non sto scherzando: tutto può accadere, nella vita. Ed immagina ora di trovarti di fronte una persona che si fida solo di se stessa e dei suoi ascendenti, e tira dritto senza darti quella fiducia, perché non vuole CORRERE IL RISCHIO di una delusione.
Come ti sentiresti?
Matteo, 7,12: "le cose che volete che gli uomini vi facciano, fatele anche voi a loro".
Credo che questo sia uno scacco matto. Le uniche vie d'uscita mi sembrano infatti:
1) asserire che gli uomini desiderano NON riscuotere la fiducia altrui, il che è assurdo;
2) ostinarsi nel ritenere che anche questa frase sia stata pronunziata in un CONTESTO PARTICOLARE; ma anche questpo sarebbe assurdo, giacché si tratta di un principio generale non solo del cristianesimo, e mi pare davvero improponibile attribuirle un senso diverso da quello nel quale per 2 millenni è stata interpretata;
3) ripetere che "è arduo parlare del Vangelo", " grande foresta nella quale si dipartono infinite viuzze che porterebbero tutte allo stesso posto se si seguissero senza alcuno sviamento. Un solo passo errato e ti smarrisci." Parole tue. Ma qui c'è be poco da smarrirsi...
E dunque: il pensiero da te espresso dal commento 13 è contrario alla dottrina cristiana, come volevasi dimostrare.
Ripeto: queste cose io DEVO dirle, perché quando ci sono dubbi ci sono dubbi; ma quando dubbi non ce ne sono, bisogna parlare forte e chiaro, in modo che tutti possano intendere e formarsi una giusta convinzione.
Un'ultima cosa: tu non vuoi vivere delusioni??
Ma se sei discepolo di Gesù Cristo, dovresti sapere che la delusione (su questa Terra) è il tuo destino. La via è stretta, Maruca, molto stretta. Quando la vediamo larga, vuol dire che... stiamo sbagliando strada.
Di fronte dunque al problema della delusione, io ritengo che miglior consiglio sia, anziché il procurare di non essere delusi dagli altri, il tentare con tutte le proprie forze di non deludere coloro che la Provvidenza divina dovesse porre sulla nostra strada in cerca di fiducia. Perché le occasioni di fare del bene, anche solo con un sorriso e un gesto di fiducia, sono cose preziose, sono doni di Dio.
Giuda ti tradirà? Ebbene, anche Jean Valejan rubò i candelieri del vescovo, e questi asserì dinanzi ai gendarmi di averglieli regalati. Se noi cristiani vogliamo fare breccia nei cuori altrui, dobbiamo essere "diversi". "Voi siete il sale della Terra; ma se il sale diventa insipido, con che cosa lo si salerà? A null'altro serve più che ad essere gettato via e calpestato dagli uomini".
Questo è il mio pensiero su questi argomenti, e sfido chiunque a rinvenire un solo brano del Nuovo Testamento che sia con esso in contraddizione.
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postato da Nello Maruca, il
Freda,
Gesù dice si la frase citata nel tuo commento 31 ma solo perchè colui che scacciava i demoni lo faceva nel nome di Gesù e così operando lo innalzava.
Un saluto.
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postato da Nello Maruca, il
Caro Vincenzo,
è arduo parlare diel Vangelo. E' come una grande foresta nella quale si dipartono infinite viuzze che porterebbero tutte allo stesso posto se si seguissero senza alcuno sviamento. Un solo passo errato e ti smarrisci.
Un fraterno abbraccio.
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postato da Nello Maruca, il
Quando si cammina su di un terreno minato è certo che la mina esploda. Confermo quanto da te citato nel commento n° 30 e cioè che Gesù ci indirizza a perdonare all’infinito ed Egli stesso chiede al Padre il perdono per i suoi massacratori assassini che continua ad amare ma certamente non fidava nella loro pietà. Quanto, poi, al perdono gratuito lo stesso Gesù ci trasmette un grande esempio: è crocefisso in mezzo due ladroni uno dei quali si pente e chiede grazia a Gesù il quale gli risponde: In verità ti dicono oggi stesso sarai con me in Paradiso. La stessa cosa non è per l’altro delinquente che continua a beffeggiare ed allora mi domando e ti domando non è forse vero che il perdono per ottenerlo va richiesto? Si, è vero che si può e si deve perdonare 7 volte 7 ma a seguito di pentimento e qui mi rifaccio a Luca, 17.3… Se tuo fratello pecca, riprendilo e se si ravvede, perdonalo se ha peccato contro di te 7 volte al giorno, e sette volte torna da te e ti dice:” Mi pento”; perdonalo. Ed allora Freda, concedimi di dirti che il perdono non è automatico ma avviene solo a seguito di pentimento di chi ha commesso l’abuso.
Non Sono edotto al punto di addentrami più di tanto in quelli che sono gl’insegnamenti del Divino e potremmo continuare per mesi senza trovare un punto d’incontro perché il nostro modo d’interpretare ed applicare il Vangelo non converge. Siamo sicuramente entgrambi cristiani ma l’interpretazione che diamo è diversa
Con simpatia.