Pino,
porgo molto spesso l'altra guancia forse perchè remissivo ma per quanti sforzi abbia fatto e quanti ancora ne faccio la mente rifiuta di credere alla sincerità dell'uomo.
Ti ringrazio per le accorate parole nella speranza di poterti dire, un giorno, di averle attuate.Il mio è un grande travaglio, Pino, so di non assencondare i Comandamenti ma non riesco a fare di meglio pur amando e, comunque, mai odiando il prossimo. Ma quella fiducia non riesco più a percepire.
Un saluto cordiale.
Caro Nello Maruca, innanzi tutto non intendevo, credimi, farti colpe, nè sottoporti ad un esame, ma solo indurti ad esaminare con profondità quella tua affermazione del commento 13.
Non so se ti è mai capitato nella vita di andare incontro, pur in circostanze ed occasioni e con persone diverse, sempre agli stessi tipi di problemi. A me sì, e me ne sono fatto una ragione: SONO PROVE, che la Provvidenza mette sul nostro cammino per aiutarci a superare i nostri punti deboli, le nostre paure, talvolta il nostro orgoglio, eccetera.
E' inutile che tu mi spieghi i fatti: io già ne conosco la gravità per avertene sentito parlare, e per come ne hai parlato.
Se mi consenti un consiglio, tenta in ogni modo di vincere questa tua sfiducia. Tenta di vedere Gesù Cristo in ogni persona che ti circonda. Ogni essere umano, anche il più abietto, è uno spirito imm0rtale fatto ad immagine e somiglianza di Dio. Ciò che facciamo a ciascuno di essi è come lo facessimo a Nostro Signore.
Pensa a San Paolo: era un persecutore dei cristiani, chi peggio di lui? Eppure vedi quale piano meraviglioso era in serbo per lui, e come dal più terribile persecutore egli si mutò in apostolo delle genti. Ora, anche il peggiore di quegli uomini che ti hanno offeso reca in sé la stessa identica scintilla divina che recava in sé Paolo di Tarso, che un domani potrebbe esplodere e mutarlo in santo. Aiuta quella scintilla a crescere. Spesso un atto di perdono, o un porgere l'altra guancia, ottiene molto di più che tante belle parole: è fede in azione. Lo so che è difficile, difficilissimo quello che ti dico, ma provaci. : ))
Fraternamente - Pino
Anzitutto Freda, le mie scuse per il ritardo dovuto ad assenza da casa, ciò premesso vengo al tuo comment n° 37 del 9 c.m. che condivido appieno.
Le mie precisazioni del comm. 13 non vogliono, assolutamente, affermare che il cristianesimo “ è così se vi pare”né voglio deviare e, per non creare confusione mi attengo scrupolosamente a quanto richiesto:
a) il concetto “ fidarsi è bene non fidarsi è meglio” NON RISPONDE ALLA DOTTRINA CRISTIANA;
b) “…disperato bisogno della fiducia altrui” – la mia umiltà mi aiuterebbe a stendere la mano e a negazione mi sentirei ancora più DELUSO e, perdonando, per quanto possibile all’umano, volgerei lo sguardo in CIELO certo che mi accorderebbe quanto negato dall’uomo.
Insomma, Freda, - MI FIDO DI DIO ma NON DELL’UOMO. La mia sembra una contraddizione ma le circostanze della vita mi portano all’amore, all’umanità ma nel contempo mi spingono a diffidare dell’uomo che tradisce in continuazione.
Matteo, 7.12 che citi , ti assicuro, con tutta la stima possibile, che quanto racchiuso in quel versetto lo metto in atto quotidianamente : dono tutto quello che vorrei pur convinto che molto raramente potrei io ricevere. Ed ancora dici: “ … Gli uomini desiderano non riscuotere la fiducia altrui” No! perché la fiducia desiderano averla ma non sono propensi ad accordarla.
All’ultima domanda: “ La via è stretta” e aggiungo - la porta angusta – questa via la percorro tutti i giorni appunto perchè vorrei potere passare da quella porta scomoda. Capisco che il tutto ti parrà strano ma, ti assicuro, che cerco di vivere da cristiano.
I candelabri rubati: E’ vero che passarono per un regalo mostrando il vescovo la sua umanità perché ben sapeva che se si fosse comportato diversamente avrebbe portato il ladro a dura condanna. Questa è umanità ma non so se si possa parlare di fiducia.
Il tuo pensiero sul cristianesimo credo sia giusto e si confà al Vangelo ed è anche il mio pensiero solo che tu, per tua fortuna, hai fiducia del prossimo mentre io questa fiducia l’ho persa da tempo e se non fosse per la distanza potrei illustrartene i motivi. Pensi, forse, a buon ragione che questo non è cristianesimo ma, mi ripeto per l’ennesima volta, ho la pecca di non fidarmi ma il Santo Vangelo lo pratico OGNI GIORNO.
Un saluto.
Commenti