Solo ora vedo questo triplice, splendido augurio.
Il primo è una vera opera d'arte: sono rimasto 5 minuti ad ammirarlo. Un vero ricamo, un miracolo di fantasia.
Il secondo dà una sfumatura epica, direi quasi omerica, alla ordinarissima (e durissima) giornata ormai trascorsa: e mi induce a fantasticare (mi sono appena risvegliato da un colpo di sonno dinanzi al PC) che la barca a vela di cui sopra navighi nel solare e pescosissimo mare Egeo.
Il terzo, quello della nonna di Lucia-Valentina-Scheggia, esprime, nella mirabile espressività di uno sguardo tra l'arguto e il severo, il succo illogico-filosofico, ed in definitiva il mistero di questo mio centesimo compleanno. : ))
Grazie, grazie, grazie !!!
Tutto giusto quello che dici, Pino, ma non occorre credere in un dio per portare avanti queste tesi. Sono anche le mie ed io sono notoriamente ateo.
Il "non fare" da solo non è sufficiente, serve, ovviamente, anche un fare sociale che la nostra società (se pur nata da radice cristiane) sta abbandonando sempre di più.
Bisognerebbe che questi princìpi siano visti anche come "laici", siano svincolati da un indottrinamento religioso. Tutti gli uomini - laici e religiosi (tranne qualche anti-sociale) - li professano, ma solo a parole e/o con pochi atti.
Bisognerebbe semplicemente capire che la società è un bene comune che serve al benessere di tutti i componenti e che più componenti stanno male, più la società marcisce ...
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