Commenti a "Di solito le religioni sono state molto..." di Osho
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postato da Giuseppe Freda, il
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postato da Giuseppe Freda, il
Ed ecco dunque che torna in ballo il meccanismo errore-correzione cui prima mi riferivo.
E facciamo un'altra ipotesi.
Pasquale ha una mira che fa pena. Non riesce mai a fare centro con arco e frecce. Non sa andare a caccia. Ma invece di perfezionarsi, passa il tempo a giocare a briscola col vicino di casa. Poi, poco prima di mezzogiorno, torna a casa sempre e solo con ortaggi e fichi d'India.
Se a seguito di questo suo fare, muoiono di fame la sua compagna e il figlio, ci vorrà un moralista o un prete per fargli capire che a questo mondo bisogna lavorare per sostentare se stessi e coloro che dipendono da noi? O non glielo ha fatto capire la sua stessa vita, il suo stesso errore? : )
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postato da bluedeep, il
La tua domanda : "Quali regole morali o religiose aveva infranto Pasquale, secondo te?" non è importante, è importante invece per il ragionamento questa altra domanda "Quali regole morali o religiose aveva infranto Pasquale, secondo lui? "
La risposta è nessuna, poichè egli non ne possedeva alcuna, non trovi ?
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postato da Giuseppe Freda, il
A me sembra che aveva semplicemente posto in essere azioni inadeguate o in contrasto con lo scopo che intendeva raggiungere.
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postato da bluedeep, il
Se, infatti, non esistessero delle regole morali o religiose non esisterebbero gli sbagli.
Pasquale sentirebbe di avere agito in maniera giusta.
Solo dopo aver parlato con persone moralmente irreprensibili ( nell' esempio da te proposto, poi, basterebbero delle persone con un briciolo di moralità) potrebbe ravvedersi delle sue azioni e dei suoi pensieri e dei suoi sentimenti e riconoscere di avere sbagliato ed allorasi, allora nascerebbe in lui il senso di colpa.