Commenti a "C'è un unico errore innato, ed è quello di..." di Arthur Schopenhauer
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postato da DANA, il
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postato da DANA, il
se poi si può fare qualcosa per qualcuno meno fortunato non è certo nascondendo la propia fortuna o gioia ai suoi occhi che lo si fa... questa è solo ipocrisia...io la penso così . sempre sintetica scusate ma il cervello mio è già in vacanza e non lo disturbo :-)))
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postato da DANA, il
la felicità non deve essere cosa di cui vergognarsi o nasconderla non sono assolutamente daccordo Vincè ....in Africa per l'esattezza in Tanzania 30 anni fa quando ci andai per lavoro non avevano nulla ed erano sempre sorridenti i bambini andando a scuola ballavano per strada, una donna che aveva appena partorito in una pozzanghera ...stremata dal dolore mi sorrise mentre passai in auto...io questa felicità non la dimenticherò mai ....e sono grata a loro di avermela donata. Un giorno scrissi un biglietto e lo diedi a due perfetti sconosciuti che mi avevano toccata con l'amore che emanavano ..ed io non ero in un periodo di cuore leggero...ma non li ho invidiati ero semplicemente felice per loro..........la felicità è bellissimo condividerla Vincenzo e a volte è meravigliosamente contagiosa.
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postato da Impenitente, il
Gaetano, in tutta sincerità non mi pare di intendere che Vincenzo Cataldo auspichi più tristezza per tutti. Poiché per molti la felicità è appena un tozzo di pane sarebbe opportuno, per chi ha avuto sorte diversa, non ostentare sfacciatamente la propria felicità ma viverla in una dimensione decisamente più intima. Una sorta di rispetto dovuto a chi, meno fortunato, ha come obiettivo di felicità il suddetto tozzo di pane...
Aggiungo: Alcuni fatti però sono più evidenti all'osservazione che alla disquisizione. E nei fatti ESISTE chi drammaticamente, ogni giorno, si pone obiettivi strettamente LEGATI alla sopravvivenza. Dubito che chi si trovi in queste condizioni possa ritenersi sazio e felice sapendo che potrà scalare la piramide di Maslow.