Commenti a "C'è un unico errore innato, ed è quello di..." di Arthur Schopenhauer
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postato da Impenitente, il
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postato da Gaetano Toffali, il
Vincenzo, senza andare a fare il finto erudito e disquisire sulla Piramide di maslow, che chiarisce come ognuno di noi raggiunto uno stato di soddisfazione punti a quello successivo, cosa cambia se l'emblema della felicità è un regno o un cavallo?
Di chi vorrebbe acqua potabile per essere felice il mondo è pieno, basta uscire dai percorsi turistici di gran parte dell'Africa, ma anche dell'america latina e dell'india per rendersene amaro conto. Alcuni fatti però sono più evidenti all'osservazione che alla disquisizione. Uno dei quali è che l'uomo ha fatto quello che altri animali non hanno fatto perchè si pone via via obiettivi maggiori e non legati alla pura sopravvivenza: chiamala ricerca della felicità o come vuoi. cambia veramente poco, nei fatti.
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postato da Giuseppe Freda, il
Sono d'accordo. La gioia è il fuoco acceso, di cui la felicità è spesso la scintilla.
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postato da Agatina Sonaggere, il
Secondo voi...
Quale differenza è possibile stabilire tra gioia e felicità?
Io penso che la serenità... la gioia...
sia il prolungamento meno intenso della felicità...
perché la felicitàè un attimo che ti esaspera...
mentre la gioia è uno stato d'animo che...
può essere più prolungato della felicità...!
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postato da Giuseppe Catalfamo, il
Premetto di non aver letto nessun commento ... quindi di getto affermo che l'errore stà nel fatto che noi esistiamo ...