Commenti a "Cos'è più scorretto, mostrare la propria croce..." di Antonino Gatto


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Cara Dark Faith,stavo per rispondere al tuo commento 51 quando sono stata distolta dal commento 58.Volevo dirti che hai capito bene: Sono, come te, pienamente convinta   che un non credente possa essere un ottimo cristiano e che esiste in ognuno di noi una legge morale in virtù della quale possiamo raggiungere la vera felicità solo agendo bene nei confronti dei nostri simili e, ovviamente, anche della natura. Solo che questo per noi non è di facile comprensione. Quanti hanno messo a tacere la loro coscienza? Ma lei è sempre lì e prima o poi tutti dovremo renderle conto del nostro operato. Si può fuggire da tutto ma non da se stessi! La verità è in ognuno di noi per avere la risposta basta interrogarsi. Si può non credere nell'esistenza di Dio ma è innegabile l'esistenza della propria coscienza.E questo mistero è una verità!
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Carissimi tutti, io non voglio - ovviamente - accendere nessuna polemica. Ma sono tirata in ballo!!!

Io ho sempre premesso di essere ATEA. Quindi per me Bibbia, Corano, Vangeli e qualsiasi altro libro sacro è semplicemente un libro che contiene il pensiero di qualcuno. Tale pensiero può essere accettato in toto o in parte. Io ne accetto tutti i contenuti che parlino di fratellanza, bontà d'animo e capacità di convivere col prossimo.

Per quanto riguardo la croce è Gesù io DEVO ammettere che sia un simbolo che rappresenta quanto l'umanità possa essere cattiva contro una persona che professava le cose di cui parlavo prima. Anche io vorrei avere la forza di Gesù o di tanti santi che hanno fatto del bene ai propri "fratelli". Sono ATEA quindi non in nome di Dio, ma in nome dell'umanità che rappresentiamo. Nella quale viviamo e dalla quale pretendiamo il bene. Ma non si può pretendere il bene senza donare nulla in cambio. E quello che deve essere donato non sono soldi, ma soprattutto anima, cuore ed aiuto ai "fratelli", agli abitanti di questa nave spaziale in cui viviamo tutti insieme ...

CHIARO!!! Spero di sì!!!
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Infatti ne'io, ne' Antonino,ne' Brunason e neppure Faith abbiamo mai sostenuto che basta la Bibbia sul comodino, il Crocifisso al collo e la Messa la domenica per essere a posto.Tutt'altro.Daniele, il tuo commento 58 sembra un chiaro esempio di come si fa demagogia, tentando di attribuire agli altri pensieri e parole che non hanno mai usato. Se vuoi dimostrare di essere davvero una persona che aspira a diventare migliore, inizia con l' adopera  in questo contesto toni più pacati. Qui non si sta facendo la gara a chi è vincitore.Alla fine di questo pacifico scambio di idee, si spera che l' unica a trionfare sia la verità.
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Cara Ada, (Brunason)
condivido pienamente ciò che hai saggiamente scritto!
E credo che la tua teoria, possa essere condivisa da molti...
Grazie anche per il tuo contributo.
A rileggerti
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Roberta 86 dici:
"Sembrerebbe che la croce sia stata sempre oggetto di persecuzione da parte di qualcuno".

E'così. Ieri, oggi e sempre, Cristo è un segno di contraddizione. Rifiutato, oltraggiato, torturato e ucciso. Ma, caro Daniele, checchè tu dica, non è mai perdente. Al contrario è  vincente. Perchè con la Sua morte ha vinto la morte. E vive per sempre.

Questo forum, che sapientemente Antonio ha aperto, è necessariamente un dialogo tra credenti e non credenti.

Perchè (imporre di) togliere il Crocifisso è una mossa (astuta) da non credenti (o meglio da anti-credenti) contro (la libertà de)i credenti. Come se togliendo il Crocifisso si togliesse Dio dalla vita di ogni uomo.

Ma è una pia illusione credere (ria)acquistare la libertà liberandosi del Crocifisso.

Chi crede non ha bisogno di "vedere" il Crocifisso". Chi non crede non ha bisogno di non vederlo.

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