Commenti a "A me non piace la definizione di "ateo" perché..." di Umberto Galimberti
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postato da Sir Jo Black, il
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postato da Sir Jo Black, il
Posso solo pensare che una frase che risulti così insensata sia tratta da un contesto logico la cui logica quì non trapela per niente.
Non vedo cosa ci possa essere di strano nell'essere definiti atei se si professa di non credere in nessuna forma divina.
Forse vuole dire che non gli piace il suono della parola "ateo"?
Cercherò di trovare da è stata estratta!!!
Saluti a tutti!
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postato da Giuseppe Freda, il
1966, o giù di lì. All'Università di Napoli, mio fratello vince il premio Giannuzzi Savelli per la migliore tesi in diritto penale. Erano 5 o 6 anni che il premio non veniva assegnato. 1969: chiedo la tesi in diritto penale, e scopro che la sua tesi è stata totalmente copiata da un assistente alla cattedra di diritto penale, che ne ha fatto il contenuto di un articolo a sua firma su una rivista giuridica. Questo assistente, nei decenni successivi, è divenuto ordinario di diritto penale all'Università di Napoli.
Il virus è dunque antico: lo stesso virus che ha condotto, negli anni, ai nostri politici, ha condotto anche ai nostri premi nobel (penso a Fo :)), ai nostri scrittori, imprenditori, navigatori, giudici, e anche,naturalmente, ai nostri bottegai, ai nostri professori, vescovi e... ai nostri filosofi, come questo ineffabile "ATEO" :)) di un Galimberti.
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postato da bluedeep, il
Il commentatore, come avrai letto, scrive che in Inghilterra la sua carriera di docente e filosofo sarebbe da tempo terminata....questo significa che la sua carriera non è terminata ?