Scritto da: Ilaria Sansò
in Diario (Pensieri)
Reggimi se cado, mi devi reggere.
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Reggimi se cado, mi devi reggere.
Senza pensieri giudicanti, diamo sempre ampio spazio alla comprensione e alla diversità (e direi menomale!). Da qui, così, si apre il proprio mondo. Osserviamo molto. Ecco che scopriamo altre cose, sempre più cose. Infinitamente. Quelle che ci riguardano direttamente ed anche quelle non. Ci mettiamo fuori dalla storia e non ne siamo più protagoniste. Ci mettiamo sulla nostra poltrona - angolo e facciamo da spettatrice stavolta. Ci osserviamo, ci sentiamo, ci scrutiamo. E non c'è niente di sbagliato in noi, semplicemente abbiamo tanto amore che quello che vediamo in giro per com'è stereotipato e non vero, certe volte ci disgusta.
Adesso la questione rimane questa: sotterro le parole perché delle volte è meglio che non escano. Seppur odio le cose a metà, mi riduco a trovarle e ritrovarle. Ciò che tu ignori, ha più che un valore per me e questo non lo capirai mai.
Mi sento piccola. Piccolissima.
Come quelle cose che guardi e non puoi prendere per tenerle.
Per tutte le cose che muoiono lì, tra il petto e la gola.
Male e tristezza... ci siete.
A parte che avrei tanto voluto parlare con te, raccontarci dei nostri guai e poi avrei voluto anche fartela conoscere. Ogni notte mi sussurri e mi ricordi che me l'hai fatta rincontrare proprio tu.
Mi tiene dentro (anche) nelle cose che le succedono.
Poi cerchi di distrarti in tutti i modi, perché se ti metti a pensare, riflettere è la testa che inganna te. E questo non è assolutamente possibile.
Sei bella pure quando mi guardi e vegli su di me, nonostante la stanchezza che tu possa avere. E vorrei sempre entrare nei meandri del tuo cuore.