Pensieri


Scritto da: Francesco Cau
in Diario (Pensieri)
L'autoritratto

Mentre dipingo
mi guardo allo specchio
mi vedo cambiato,
invecchiato, di parecchio.
Col viso colorato
guardo la realtà dei fatti
forse ero un altro,
ora un viso triste da pagliaccio,
dove scorre la vita nel pennello,
mi sento uno straccio.
Colorato come buffone da circo
per far contento un Re mio amico.
Ora sono triste
ma fui eroe per caso
così vuole la storia,
strappando un sorriso,
per un po' di gloria.
Quindi il cerchio si stringe
con i colori del bianco,
rosso e nero la roulotte
si ferma sul diciassette
così il mio pubblico si compromette.
Finalmente sento uno scroscio
d'applausi, perché
facendo finta che mi capisce
anche un bimbo plaudisce.
Francesco Cau.
Composto venerdì 12 agosto 2022
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    Scritto da: Jean-Paul Malfatti
    in Diario (Pensieri)
    To flatter dishonest, profiteering and incompetent politicians is to commit suicide, both socially and politically. Whoever does so is not only responsible for the increase of corruption, but also for all the misfortunes that it causes to the less fortunates.
    Lusingare politici disonesti, profittatori e incompetenti è commettere suicidio, sia socialmente che politicamente. Chi lo fa è responsabile non solo dell'aumento della corruzione, ma anche di tutti gli infortuni che essa provoca ai meno fortunati.
    Composto giovedì 11 agosto 2022
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      Scritto da: Francesco Cau
      in Diario (Pensieri)
      Breve descrizione: In ricordo di un ritrovamento nel sito di Tuvixeddu

      Tomba degli innamorati.

      Sotto la coltre di terra

      tra aghi di pino

      si celava una tomba.

      Amanti li da tremila anni

      nascosti li senza inganni

      In compagnia di ratti e topi

      ritrovati a Tuvixeddu

      nei giorni nostri.

      Monteclaro testimonia

      solo lui sa la sua storia,

      di due scheletri di innamorati

      da tempo li conservati.

      In un abbraccio eterno

      affettuosamente interrotto

      da chi scavò li sotto.

      Volle il fato del loro amore

      che sembrava che fossero

      li in un eterno abbandono,

      come la luna che nel mare

      a sera lentamente si perde

      nell'infinito.

      Lei tra i capelli un cuscino di rose,

      divennero spine,

      perché nessuno un fiore pose.

      Un amore peccatore

      che di lei fanciulla prese il cuore.

      Dove i due cuori si affidavano

      alla quiete.

      O destino a chi fu così crudele

      che tramutò l'amore

      riducendolo in morte

      mentre la luna incerta appariva

      il cuore amaro soffriva.

      Nessuno mai al cospetto

      potrà fermare il loro eterno abbandono

      nelle lune e soli che danzano

      in questa bella ma pur triste vita

      immaginando futuri lontani

      per ricordare la loro dipartita.

      Scritta a quattro mani

      Francesco Cau.
      Composto lunedì 19 febbraio 2018
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