Pensieri


Scritto da: Cristina Metta
in Diario (Pensieri)
Tu m'arpioni il fio
l'amore mi prende da sotto le scarpe
ho perso il baricentro ora viaggio coi sogni
due tre dieci mille metri da terra
chiamo il tuo nome per tutta Parigi solo maschere sorde
le mie parole non vincono il gelo
ma Aznavour canta agli innamorati dalla Senna
dove piroettano barche nell'abbraccio tra nuvole e flutti

alberi come sifoni pronti a sparare gemme rosa
io sento il tuo corpo attraversare il vento
e come una musica contagi ogni dannata cosa
sognanti uomini lampioni qualche spettro
maudit naturalmente
e vedo il sesso negli abbracci di chi si cerca
vedo l'amplesso tra il celeste e il terreno
invidio l'immortalità alle montagne
vendo la mia anima per due paia d'ali

aspettami in quel bistrot con cameriere allegre
arriverò col cuore girasole resistente all'inverno
per baciarti il sorriso gli occhi la tempra e quelle labbra
che nemmeno Mallarmè ha mai avuto nei suoi più deliranti
sogni

sei il dolore più acuto nel costato quando assente
morire per te non basterebbe come metro all'incendio cui soccombo
m'affido alle onde più alte delle tempeste per sedare la fiamma
nessuno calma il mostro che apre e distrugge mondi.
Composto lunedì 9 maggio 2022
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    Scritto da: Cristina Metta
    in Diario (Pensieri)
    Pioggia vede come nasce un fiore
    maggio soffia dolce sul filo d'erba
    i pollini aprono un banco di shottini
    da incantare l'insetto più astemio
    nuvole sirene nel mare del cielo senza orizzonte
    il canto da seguire per l'ala che può l'azzurro
    come un principe in groppa a bianche spume
    che attira gli occhi delle vergini sognanti
    addio livido inverno
    addio crepuscolo incolore
    addio oscurità diurna
    benvenuti profumi
    si sveglia in alba quel buon odore di pane
    qualche zanzara ma non è l'inferno
    col cuore già ti cerchi il caffè nei bar molto affollati
    e lasci che la vita dentro ti esploda

    in questo mar circense d'attoraggio
    la maschera ha una sua nuova primavera
    l'anima ape si offre a un bene
    discepolo di dei illusi e lontani
    ma il velo innocente del fogliame
    lasciato al libero diventa immenso
    e come un unguento scava trova e cura
    l'ammattir bisboccia nei pensieri
    lento e lieve t'appresti nel cammino
    gente comune con eleganza sua passa inosservata
    tremori appena percettibili nelle tue carni
    felice esistenza che sbrina col primo sole il fiore.
    Composto mercoledì 8 giugno 2022
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