Pensieri


Scritto da: Marco Giannetti
in Diario (Pensieri)
Somigli un po' a me quando allunghi le braccia in amore e guardi la luna in punta di piedi per vedere laddove le nebbie la oscurano, ed io che invece vedo luce fin dove sento le tue carezze sul mio corpo nudo...
tu che sei un oceano di volontà e hai la libertà di piccole rondini, è diventi l'apice del mio sentire, un sentire vicino al durare del mondo, quello affacciato su di me, ed è su di me che io ti aspetto quando spengo la luce, quasi come se ci fossi davvero...
io, uomo del sogno, che acceco l'essenza sparigliando le tue certezze.
Composto giovedì 9 febbraio 2023
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    Scritto da: Laura Lapietra
    in Diario (Pensieri)
    E mi incammino mero scalzo
    nei versi cinerei del tempo
    tra le pigre piaghe dei solchi
    degli eventi sordi e ostili,
    ai riarsi gemiti
    in quella ambascia
    che m'investe monsonico
    nel recinto spinato
    prominente di cespugli
    di rose assenti
    al sorriso della lucente vita
    nei miei limiti,
    al confine della mia
    intrinseca fede
    volta alla radiosa speme
    di quell'albore che mi veste
    di lene intrepidezza
    nell'oltrepassare l'acre sentito
    del mio lungometraggio,
    senza fine ai minuti
    del mio irresoluto
    destino ricamato
    a punto ermellino
    sulla pelle di seta del cuore
    similare a pioggia di stelle!
    Oh cuore mio sei dunque
    foce di fiducia nell'avvenire?
    Oh caro cuore mio
    confidarmi flebile quanto ancor dovrò camminare
    per non morire d'emblée
    da greve manrovescio,
    quando ostile vuol effigermi
    sul viso mio riflesso
    al propizio astro celeste
    senza nebulose che offuschi
    a rendermi buona sorte.
    Cuor mio terso e impavido
    nel cobalto respiro persuaso
    da fulgida sterminata fiducia,
    sussurrarmi ancora ti prego
    quel segreto antico
    che ancora e ancora
    ti lascia risorgere
    da torbide acque
    lindo e cheto senza
    fronzoli penduli d'incertezze,
    a serrarti il sorriso
    nella intima pozzanghera
    che inghiottire ti vorrebbe!
    Ragguagliami inarrestabile
    all'invocarti del giorno
    e sulle fauci della notte,
    affinché di radiosa speme
    al sapor di vaniglia
    io viva chiara nell'amore
    in serbo in grembo alla vita
    che a sé mi intreccia,
    per non lasciarmi sdrucciolare via
    negli arroventati fondali
    dai spigolosi enigmi
    che inghiottirmi mi vorrebbe,
    ed io per sempre ti loderò
    come un Dio d'oro
    originato nel mio petto
    unicamente per rendermi
    libra nell'essenza d'anima
    che designa il mio folklore.
    Composto giovedì 9 febbraio 2023
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