Scritto da: Aurora Sisi
È assurdo come ancora oggi, la serenità di tanti, debba dipendere dalla folle malvagità di uno soltanto.
Composto lunedì 21 marzo 2022
È assurdo come ancora oggi, la serenità di tanti, debba dipendere dalla folle malvagità di uno soltanto.
La speranza, te la spiega quel fiore che nasce nel terreno più arido.
Attraverso gli occhi scivolano meraviglie, nella sala d'attesa del nostro cuore c'è un posto ovattato che le attende, le custodirà in eterno. Non servon parole.
Quante volte mi sono smarrita, giungendo al tramonto, ma è da lì che sono ripartita, contando le stelle per ritornare di nuovo alla luce.
C'è chi cerca disperatamente la "sincerità", ma, nel momento in cui la incontra, la scaccia via.
Levo le ancore ad ogni timore,
mi vesto di vento di primavera,
respiro profondamente bellezza,
è un privilegiato "sentire",
è vivere di cuore,
è godere di ogni attimo
che non è mai abbastanza,
perché, come battito d'ali,
vola via che mi sfiora appena.
Io lo afferro con frenesia.
Delle nuvole nel cielo ne faccio favole, mi basta la fantasia per far scendere una pioggia di fiori che profumi e colori la terra.
Libertà!
Libertà per tutti i popoli oppressi, violati, devastati.
Inquieta è l'anima che non sa cedere, quell'anima che in certe parole non trova cura, quell'anima che i sogni futili lascia svanire nel buio, quell'anima che combatte, ma per ciò che vale.
Spesso crediamo che "il silenzio" sia il rifugio più sicuro, ma, col tempo, capiamo che è una gabbia che noi stessi ci siamo costruiti e dalla quale è sempre più difficile uscire.