Scritto da: GIUSEPPE BARTOLOMEO
Non guardiamoci spesso allo specchio
perché anche le belle rose appassiscono.
Le rughe della nostra faccia sono le vie
del tempo che corre svelto e sparisce.
Fissiamo le mete da raggiungere tranquilli
perché la fretta lascia spesso umane ferite
che lasciano cicatrici che sfigurano il cuore
rifugiandosi in echi sibillini di un traditore.
Innalziamo gli occhi al cielo azzurro o nero
sforzandoci di leggere i migliori messaggi
che sbocciano dalle luci di stelle nascoste
ma che brillano per poi noi essere accolti.
La nostra vita è un cammino tra cielo e terra.
Tocca a noi far sbocciare tanti fiori profumati
proteggendoli con siepi rigogliose e con sorrisi
per aprire porte e finestre per una nuova vita.
Composto venerdì 30 novembre 2018