Ho imparato a conoscermi un po' di più attraverso la scrittura. A volte l'ho mollata o forse è stata lei a mollare me. Perché non riuscivo più. Non riuscivo a scrivere per quante cose mi stavano accadendo. E quest'ultime le perdevo dalle mani come granelli di sabbia. Però c'era sempre, lei. Potevo riprendere quando volevo, tanto mi avrebbe aspettata lo stesso. Ho imparato a riportare tutto ciò che mi accadeva su dei quaderni o sul promemoria del cellulare. I quaderni potevano essere sfogliati da qualcuno, anche in famiglia (e avevo paura). Avevo sì. Ora non più. Non mi frega niente. Ho imparato che non per forza tutte le cose vanno dette. A volte basta un pezzo di carta ed una penna per inquadrare qualcosa. Ed è così che ho cominciato a fare 7 anni fa. Era una mattina d'inverno e mangiavo i biscotti Pan di Stelle. Ricordo la mia breve frase che poi ho visto su qualche sito o blog senza il mio nome. "On web", "Trovata in web"... scritte così, ma non mi sono arrabbiata mai. Sapevo che quelle mie parole, poche parole, giravano su Internet e poco m'importava se non ci fosse stato il mio nome e cognome, anzi il mio soprannome. Pensai: "La gente ha visto i propri sogni andare in fumo."
' Perché i sogni distrutti sanno di Pan di Stelle. '
Mangiai quella mattina d'inverno quei biscotti pensando ai sogni spezzati. Erano buoni lo stesso. E non potete immaginare quanto.
Perché, a volte, dalle cose negative si deve prendere il meglio. Ed il meglio continua: sognando, scrivendo, vivendo e ridendo.
Composto venerdì 20 luglio 2018
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