in Diario (Esperienze)
La notte avvolgerà il sapore amaro di questo tempo caldo di sogni e speranze. Il mio desiderio è labile e scostante come il vento d'estate, le nubi pronte ad ingoiarne i vuoti e il cielo contraddice l'esistenza umana. Non sono tua, non appartengo che alla terra e al sole. Eppure vorrei esserlo con tutta me stessa, vorrei sentirmi amata fino al più profondo respiro, nel sangue e nelle ossa. Com'è asfissiante la presenza di coloro che mi hanno dato al mondo eppure non trovo ancora una via d'uscita rapida. Dovrò attendere la fine dell'estate e assaporare la libertà e la serena confidenza a me stessa. So di amare il pensiero di te ma non conosco la natura del nostro filo di seta. So di aver bisogno di musica e sigarette, ma non ho il piacere delle mie labbra baciate. Conosco a memoria la poesia dell'amore eppure non oso pronunciarla, se non nella mente. Vivide sensazioni e incerte carezze di spiriti amici mi consolano giorno e notte e io sono con loro ingrata così spesso. Non mi pento mai delle mie certezze ma le rinchiudo in quella parte dell'anima nascosta all'altrui sguardo. Fremo di piacere fra le lenzuola e gioco con l'inganno e la perversione degli uomini. Cos'è questo potere che trattiene le grida e fa rinascere il giorno? Dove sta l'inferno dello spirito se posso scaldarlo con le parole ed il fumo? Dove ho trovato il coraggio e la forza di parlare nella disperazione e nella noia? Dove trova l'uomo la sua grandezza se di fronte a lui tutto è infinito e incanto?
Composto mercoledì 29 giugno 2016