Sono diventato scostante, insofferente e poco attento a chi in modo superficiale fa parte della mia vita. Non mi preoccupo più per tutti e non riesco più a guardare oltre a quel muro che protegge il "mio". Ho già percorso metà del mio cammino e solo una minima parte di esso è stato facile. Ho piena consapevolezza di ciò che di me stesso, ho perso lungo la strada e mi ricordo ogni motivazione, fatto, persona e parola che mi ha portato a distruggere alcuni miei lati. Alcuni pezzi di me, saprei esattamente dove recuperarli, ma ormai sono contrario al guardarmi dietro e scelgo di lasciarli a chi me li ha strappati... a chi, tirandoli a sé con violenza, pensava di trattenermi. Quelli sono stati i momenti più difficili, quelli dove per non morire ed andarmene, ho tirato più forte dell'altra parte e lacerandomi irrimediabilmente l'anima sono fuggito. Altri lati di me sono cambiati strada facendo... La troppa disponibilità ha saputo dosare il tempo concesso. La troppa pazienza, ad un certo punto ha saputo dire: "Basta"! La voglia di giustificare ha smesso di credere alle favole cominciando a condannare. La bontà della mia anima in fondo è rimasta la stessa, ma non scivola più nell'esser fessa. Ho dato valore a me stesso, il giusto valore. Quello che ritenevo mi appartenesse di diritto e riappropriandomi della mia dignità ho capito che il rispetto per prima cosa devo portarlo a me stesso. Da quel giorno tutto è cambiato. Ho smesso di soffrire per il "niente" e anche per il "poco". Ho imparato a dire "Ciao"... Dove altre parole erano inutili. Ho smesso di punire me stesso per colpe che mai ho avuto. Soprattutto ho smesso di amare e ho cominciato ad amarmi, ma amarmi veramente. È stato quello il giorno in cui tutto è cambiato veramente. Quando mi sono accorto che mi amavo davvero, che mi sentivo bene con me stesso, che non ero poi così stupido, sbagliato e privo di senso... Il mondo e le persone hanno preso nuove forme, senso, valore e importanza. Chi veramente tiene a te, non calpesta e non distrugge ciò che sei e se tu sai quanto vali... Nessuno può ferirti più. Ogni ferita resta in superficie, guarisce con poco tempo perché è la consapevolezza e la regione che prevale sull'esser succubi di persone che sapendo di valere molto meno di te, amano tenerci nell'ombra a morire lentamente. Io ho ritrovato la luce, la vita e niente sarà più come prima... e concluderei dicendo, che su molte cose meglio così.
Hanno camminato a lungo le anime libere. Si sono soffermate troppo dove non erano apprezzate, perdendo inconsciamente occasioni "Giuste". Hanno un cuore ferito e pieno di cicatrici che non le ha rese indifferenti ai sentimenti puri. Non hanno smesso di amare, hanno solo imparato a difenderlo e a dosarlo con più attenzione. Hanno portato macigni sulle loro spalle... Macigni che hanno affondato la loro anima in periodi talmente bui, costringendo i loro occhi a fissare il vuoto per un periodo indefinito. Le riconosci le anime libere... Camminano con dignità e decisione in un mondo superficiale e poco sicuro di se stesso. Non temono gli sguardi della gente e non hanno bisogno di dimostrare niente a nessuno. Le anime libere, sanno bene dove sono dirette, cosa meritano, quali sono le cose da raggiungere e quelle da lasciare dietro. Le anime libere, hanno camminato a lungo per impararlo.
Circondarsi di persone belle fuori non serve a niente, se ci pensate bene sono altre le cose che "restano". Resta un abbraccio vero e pulito in un momento di dolcezza, una mano che si tende verso la tua in un momento di difficoltà. Restano gli sguardi, le parole d'incoraggiamento, la protezione e la stima di chi ti cammina a fianco. Resta la gioia di sapere che puoi contare su qualcuno, che ci puoi contare veramente e che esser soli è solo un ricordo. La bellezza esteriore non è tutto, del resto è con ciò che abbiamo dentro che facciamo i conti, ogni giorno, verso noi stessi e verso chi ci circonda. Guardare qualcuno che è bellissimo appaga sul momento, ma quando ti trovi solo ti senti appagato solo se ciò che ti ha lasciato è andato ben oltre alla bellezza fisica. Gratificare gli occhi è importante, ma saziare l'anima è essenziale.
Il silenzio non è sempre un atto di scortesia. Ho imparato ad usarlo senza pormi domande, senza sentirmi colpevole e anche se mi è costato fatica farne uso, oggi credo sia una delle cose più utili che ho imparato. Al suo pari valore ho scoperto la meravigliosa arma dell'indifferenza. Viaggia a fianco del silenzio e una volta che assumi coscienza del potere che insieme hanno, sorriderai notando che malgrado tu non muova un dito, loro tenendosi per mano, riescono a fare un "casino" pazzesco in coloro che con ogni mezzo, provocandoti, hanno invano cercato attenzioni, riscontri e risposte da parte tua. Da quando ho imparato tutto questo la mia vita è decisamente cambiata in meglio. Ogni cosa inutile, stupida, che non mi rispecchia scivola e lascia sul mio volto un sorriso fiero. Oggi so con estrema certezza che alcune parole, provocazioni e bugie sul mio conto arrivano soltanto da bocche inconsapevoli della propria "Piccolezza e povertà d'animo". Del resto chi è intelligente e non conosce... Non parla e soprattutto non inventa.
Una delle cose che non sopporto è il "Vittimismo". Fa parte di quella schiera di persone che hanno quella maledetta convinzione che le proprie situazioni e i propri problemi siano sempre più importanti e gravi di quelle altrui. Soffrono di vittimismo anche coloro che pur di non riconoscerti la ragione si auto identificano come vittime assolute del caso. Abitudinari nell'usare un meccanismo quasi diabolico, lento, ma prevedibile che poco a poco può condurti a sentirti realmente colpevole. Essi, nella loro "Piccolezza" non capiscono che in realtà sono veramente vittime, ma di se stessi e dei loro atteggiamenti.
Dirai che sei stato altrove, lontano... Dirai che eri assente, oltre il limite possibile. Quando ti chiederanno della tua assenza, spiegherai che la prima persona da cui sei stato lontano sei stato tu. Non sai dove sei stato, hai semplicemente viaggiato in luoghi a volte bui, a volte pieni di cose nuove, sconosciute. Hai imparato e hai apprezzato cose di cui non ricordavi nemmeno l'esistenza, probabilmente non le avevi mai conosciute prima. Hai pianto, sentito freddo e a tratti hai avuto anche paura, ma sono state proprio quelle piccole cose che avevi perso di vista a darti ossigeno, volontà e forza per continuare questo viaggio verso l'ignoto. Nessuno sapeva dov'eri, in pochi sapevano che eri partito e nemmeno tu, probabilmente eri consapevole di dove fossi diretto. Hai viaggiato a lungo e nella prima parte del viaggio hai portato con te, come catene alle caviglie il dolore e la delusione che ti ha spinto a muovere il primo passo. Stanco, di una stanchezza che non dimenticherai mai, fatta di sogni infranti adagiati su cocci di fiducia e speranza finite in frantumi. Cieco e incapace di vedere un domani proseguivi un cammino fatto di ferite che bruciano. Non sai quanto hai camminato, ore, giorni, mesi, chissà... Sei ormai lontano da tutto e anche quelle catene che rallentavano il tuo passo, ora sembrano essere più leggere. La paura si è affievolita, quasi anestetizzata dentro un'anima ormai incapace di provare emozioni. Hai smesso di pensare, di ricordare. Adesso è solo del tuo istinto che hai bisogno, così senza fiatare, lo ascolti e a lui ti affidi, lasciando passare il tempo. Non sai quante volte hai cambiato direzione, non ricordi quante persone hai incontrato, quante storie hai ascoltato, ma sai che hai vissuto quel tempo e forse è stato uno dei "Tempi" più importanti della tua esistenza. Spiegherai alzando le braccia che non sai dove sei stato... Forse non sei mai veramente partito, probabilmente hai viaggiato dentro la tua anima e non su strade sconosciute... Ma se la persona riflessa nello specchio, che oggi sorride senza veli e finzioni sei tu, credimi sei sicuramente tornato.
Io non ci sto a subire le guerre interiori altrui. Io sono libera e la mia libertà me la sono sudata e ampiamente guadagnata. Fatela con voi stessi la guerra perché io la mia già l'ho combattuta. Mi sono caricata le mie sconfitte sulle spalle e da esse ho solo imparato. Vivo libera adesso... Lontana dalla notte cammino serena e senza paure. Mi conosco molto bene adesso. "Affrontarmi" è stata la mia vittoria. Siamo il più grande alleato di noi stessi e talvolta anche il peggior nemico, se combatti contro te stesso e ne esci vincitore, non puoi temere più niente e nessuno.
Umiliare è qualcosa che riesce a molti. Molti lo fanno in modo naturale e compiaciuto. È quel modo subdolo di oscurare gli altri nella speranza che un po' di quella luce che tanto invidiano possa posarsi finalmente su di loro. Sappiate che quella luce non vi viene "Negata"... Semplicemente siete incapaci di accenderla su voi stessi; e i motivi possono essere soltanto due: 1. Ne siete decisamente privi. 2. Avete il maledetto vizio di tenere i riflettori costantemente puntati sulla vita degli altri. Nel primo caso soluzione non c'è... Nel secondo, potreste cominciare a farvi i fatti vostri e cominciare a cambiare traiettoria alla vostra "attenzione".
Lascia che tutto scivoli via. Lascia che parole che non ti rispecchiano si sgretolino nell'aria, che la menzogna si frantumi contro la tua coscienza pulita e che l'invidia e la cattiveria muoia nel silenzio della tua indifferenza. Lascia che tutto ciò che arriva da quella parte di mondo a cui hai scelto di non appartenere, si fermi e scivoli sulla tua corazza. Una corazza fatta di certezze, di intelligenza, di forza interiore e di sicurezza. Hai scelto di essere te stessa... Questo non ti permetterà di scegliere chi può o non può "parlare" o "Sparlare", ma sicuramente ti da il diritto di scegliere chi vuoi o non vuoi ascoltare.
La sensazione migliore che possiamo provare è quella di abbracciare qualcuno in modo limpido e senza timori. Qualcuno che ci accetti completamente come siamo, senza recriminarci niente, accettando anche i nostri lati più scuri. Una sensazione dolce e rassicurante che resta dentro e ci fa sentire al sicuro. Nella vita incontriamo molte persone sbagliate e i cambiamenti che causano n noi, li porteremo sempre come medaglie... Sono la dimostrazione che seppur diversi, ci siamo, ancora esistiamo. Essi non hanno distrutto, né ucciso ciò che eravamo, ma lo hanno solo cambiato, in alcune cose in meglio... In altre purtroppo in peggio, ma respiriamo liberi. La sensazione migliore che possiamo provare è quella di sentirsi finalmente a casa, in qualsiasi posto, in pace con il mondo e con se stessi, per mano a qualcuno che di noi ha capito tutto senza il bisogno di spiegargli niente... Qualcuno che dell'amore ne conosce senso, valore e importanza e non solo la parola.