Secondo la biologia le nostre cellule si rinnovano ogni 7 anni, determinando la rigenerazione psicofisica dell'intero organismo.
Per cui, quando a volte ci convinciamo di non poter ormai cambiare, è soltanto perché resistiamo alla possibilità di diventare altro. Ci facciamo condizionare da pensieri che ci distruggono relativi ad un passato infelice da cui ci siamo lasciati travolgere, ed abbiamo paura del futuro tanto da non vivere intensamente il presente. Ma il presente è condizionato dalla nostra mente e dalle sue percezioni e la felicità è uno stato del nostro essere che ci permette di godere di ogni momento come se fosse l'ultimo! Concentrati sul presente e su ciò che possiamo costruire qui ed ora, pian piano guariamo dalle nostre ferite ed una luce pervade tutto il nostro essere: il passato diventa uno strumento di crescita personale. L'uomo o la donna che consideravamo il nostro boia diventa uno strumento per prendere consapevolezza di noi stessi, di ciò che ci provoca sofferenza. Mentre viviamo intensamente il nostro presente, giungiamo così al nostro futuro che sarà costituito da ciò che abbiamo seminato oggi, e raccoglieremo la bellezza del cambiamento come un contadino che semina con maestria e amore e raccoglie ottimi frutti.
Composto mercoledì 5 aprile 2017
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