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Scritto da: Silvia Nelli
Ho molte storie cucite addosso: ho le storie che mi hanno dipinto su misura gli ipocriti. Ho la vita di chi ha pensato di conoscermi abbastanza per potermi giudicare. Ho la storia di coloro che hanno solo dato uno sguardo a ciò che ero per poi trarre le loro squallide conclusioni. In realtà l'unica vera storia della mia vita, dei miei giorni trascorsi fino ad oggi la conosco solo io e solo ed esclusivamente quella mi sento cucita addosso. Stampata sulla pelle. Tatuata in ogni cicatrice dell'anima come un autentico sigillo. Tutto il resto e scusate la sincerità... sono alterazioni mentali di gente che non ha capito niente della sua di vita e pretenderebbe di capire qualcosa della mia!
Composto sabato 30 aprile 2016
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    Scritto da: Silvia Nelli
    Delle persone convinte di sapere tutto di me ne ho fatto collezione. Soffrono solo loro, hanno ragione solo loro, esistano solo loro, sono sempre innocenti e tu sei sempre la poveraccia, la sbagliata e quella che non vale niente. Peccato tutto questo, perché se avessero un minimo di intelligenza capirebbero quanto poco sanno di me e della mia vita, ma soprattutto capirebbero che alle persone come me dell'opinione di "gente" come loro non è mai importato niente. Sapete io verso coloro che sono "fuori" dalla mia vita non ho interesse nel concedere ascolto e tanto meno attenzioni.
    Composto mercoledì 18 maggio 2016
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      Scritto da: Silvia Nelli
      Quando ricevo gesti non carini e lo faccio notare, spesso mi sento dire: "beh, io sono fatto così! Che ci devo fare? Che ci devi fare? Possibilità ce ne sono:
      1. Potresti provare a cambiare, sai migliorarsi non è mai sbagliato.
      2. potresti pensare prima di agire o di parlare.
      3. potresti alimentare il cervello capendo che ciò che non piace ricevere a te, magari non piace nemmeno agli altri.
      4. potresti crescere e scendere dal piedistallo e imparare a chiedere scusa... perché l'umiltà non ha mai ucciso nessuno.
      5. se proprio non riesci in nessuna di queste... potresti tranquillamente andare a quel paese!
      Composto venerdì 20 maggio 2016
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        Scritto da: Silvia Nelli
        Sai, ho scoperto che mi amavo nel momento in cui mi sono accorta di quanto la tua presenza mi rendesse una persona estremamente diversa. Ho capito di amarmi in ogni momento in cui malgrado sentissi la tua assenza non riuscivo più nemmeno a colmarla con la mia presenza. Dove era finita la persona che ero... Allegra, vivace e piena di sorrisi. La stavi portando via con te, poco a poco, ogni volta che ti divertivi altrove, ogni volta che te ne fregavi, ogni volta che mi riservavi quei silenzi interminabili, tu uccidevi e spegnevi un po di quell'ardore che è sempre stato la mia forza. Ho capito che mi amavo nel preciso momento in cui ho elaborato che sia che tu ci fossi, sia che te ne andassi la mia vita non avrebbe subito cambiamenti... Del resto non c'eri mai stato. Ho capito che mi amavo e ho ripreso in mano l'amore per me stessa/o nell'esatto momento in cui senza rimpianti ti ho lasciato al tuo egoismo, alla tua strafottenza e a quella mancata capacità di agire da persona adulta. Ho scoperto che mi amavo quando ho visto che spegnere te nel passato ha riacceso in me i riflettori sul futuro.
        Composto sabato 21 maggio 2016
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          Scritto da: Silvia Nelli
          Non voglio rinunciare più a niente di me. Non voglio più essere diversa per compiacere qualcuno che amo, perché l'amore ci vuole liberi di essere se stessi e non di apparire ciò che vorrebbero che noi fossimo. Voglio tenermi stretti i miei pregi e far innamorare qualcuno anche grazie ai miei difetti. Amo la mia dolcezza e allo stesso modo amo quel mio modo di "incazzarmi" quando qualcosa non mi va giù. Amo la mia onestà, i miei valori e il mio essere donna, ma amo anche la mia grandissima faccia da culo nei momenti di ironia, il saper rendere pan per focaccia a chi merita e quel vento terrificante che soffia in me quando perdo la mia finezza di donna lasciando uscire "lo scaricatore di porto" per dire la mia in faccia a chi ho di fronte. Sì... non sono ben gestibile forse, ma posso assicurare che mi dono a poche persone, che il meglio di me va meritato e che se amo... amo davvero!
          Composto lunedì 18 gennaio 2016
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            Scritto da: Silvia Nelli
            Ho messo in pausa il cuore. L'ho messo a tacere, l'ho chiuso in uno stanzino imponendogli di riposare. Gli ho imposto di smettere di pensare, non serve più. Adesso l'unica cosa che serve è pensare a se stesso e guarire. Ho premuto play alla ragione, mi sono alzata da quel letto dove giacevo, attendendo qualcosa che non sarebbe mai arrivato. E adesso, mentre aspetto che il cuore torni a battermi nel petto, sento che non ho paura di nessuno. Nessuno può uccidere qualcuno che in questo momento, senza il suo cuore, è come morto dentro.
            Composto venerdì 22 gennaio 2016
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              Scritto da: Silvia Nelli
              C'è stato un tempo in cui avrei smosso le montagne per amore. C'è stato un tempo in cui ragione o torto non contavano. Amavo, amavo punto e basta. E amavo decisamente troppo. C'è stato il tempo del dolore e delle lacrime. Oggi vivo un altro tempo. Vivo il tempo del riscatto. Il tempo in cui non trovo motivi per smuovere nemmeno un granello di polvere. Sopravvivere non è facile, ma salvarmi è un dovere.
              Composto venerdì 22 gennaio 2016
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                Scritto da: Silvia Nelli
                Ci sono milioni di modi di dire addio. Ma il più duro non è quello che avviene in un faccia a faccia tra due cuori. Non è quello che subisci e te ne vai in silenzio tra le lacrime. L'addio peggiore è quello che arriva dentro di te, quando giunge il momento in cui ti rendi conto che stai per tagliare quel filo che ancora ti lega a quel qualcuno. La sensazione di malinconia che ti avvolge, nel preciso istante in cui senti che sei pronto, che ci siamo, che il momento giusto è arrivato è qualcosa di assurdo. Una malinconia che in quel brevissimo istante in cui quel filo si spezza ti fa ripercorrere attimi, parole, frasi e momenti da cui fino a ieri non volevi separarti. Ora ti guardi, ti ascolti e quasi stupita con un sorriso lieve che ti illumina il volto tagli finalmente l'ultimo filo riappropriandoti della tua più completa libertà. Consapevole che quel qualcuno farà in un modo o nell'altro parte di te per sempre, ma non sarà più quel "vincolo" che separava te dalla tua libertà!
                Composto domenica 22 novembre 2015
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                  Scritto da: Silvia Nelli
                  Detesto le persone che si piangono addosso. Quelle che elemosinano tra le lacrime un po' d'amore. L'amore non si chiede, lui quando vive nel cuore di qualcuno ha gesti spontanei, dimostrazioni evidenti, tempo costante e rende felici. Se tutto questo non c'è, perché chiederlo? Inutile chiedere ad un cuore qualcosa che non conosce e non possiede.
                  Composto sabato 28 novembre 2015
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                    Scritto da: Silvia Nelli
                    Voglio stare tra le braccia di chi non ha scelto il resto del mondo a me. Io voglio due braccia che mi tirano dentro il suo mondo, che continuerà a girare come sempre, ma con qualcosa in più. Voglio essere amata e sostenuta se necessario, perché ho forza per chi amo, ma a volte la perdo per me. Non voglio due braccia a perditempo, non voglio momenti, io voglio sicurezza. So stare sola, ma sono donna e una donna ha bisogno di un uomo. Un uomo che ci sia perché lo sente. Io non voglio un po', io di fronte a un po' mi metto da parte. Io voglio l'occasione, l'opportunità e quella possibilità che viene riservata solo a me.
                    Composto lunedì 7 dicembre 2015
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