Scritto da: Pablitos Los Sconditos
in Diario (Sentimenti)
Se ti manca, qualcosa vorrà dire. Se ci pensi, qualcosa ti è rimasto dentro. È lì che bisogna cercare, c'è tutto.
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Se ti manca, qualcosa vorrà dire. Se ci pensi, qualcosa ti è rimasto dentro. È lì che bisogna cercare, c'è tutto.
Lei era bella, simpatica, intelligente, onesta e mille altre cose. E io, solamente un uomo.
Tanto tempo fa ho bevuto il miglior vino bianco del mondo. Non so se è il migliore che ho mai bevuto, né se è il più buono mai esistito. Ma il ricordo che ho è questo, e ciò lo rende per me il miglior vino del mondo.
Sai Gio, hai gusto. Ma dovresti preoccuparti meno dei preconcetti della società e liberare di più la tua anima. È un peccato nasconderla così.
Quella felicità evaporata tra le mani, l'amore mai dimenticato, un un addio mai pronunciato, quel sogno irrealizzabile, il futuro che non esiste. Quante cose abbiamo a renderci tristi tra un bicchiere e l'altro.
Come sarebbe bello un giorno, svegliarsi e sentirsi dire o leggere "non ti voglio perdere!".
Ci siamo persi in questo indefinibile spazio.
Oltre gli occhi non riescono a posare il loro sguardo e i sensi non recepiscono altro che un vuoto incolmabile.
Solamente qualcosa di leggero e fluttuante come un'anima può visitare questo universo, ma a che prezzo?.
La solitudine sarà la tua unica compagnia, la verità l'unica sillaba che ti accompagnerà in questo perpetuo cercare.
Gli emisferi si allontanano lentamente con costanza sempre di più da non riuscire a toccarsi.
Viene da chiedersi se ha senso riempirsi di perché, di come, di cosa posso fare per ritornare da te.
Volevo solo guardarti negli occhi e vedere il mio riflesso dentro di loro, lo specchio di ciò che sono, circondato della tua felicità per il mio essere in te.
Desideravo solo vederlo felice quel riflesso, di non essere giudicato. Apprezzato, amato.
La tua immagine è ancora qui dentro di me.
Posso aspettare, sospirare in attesa di sentirti. Posso morire ogni giorno, rinascere ogni notte. Posso guardare, annusare, parlare e tante altre cose posso fare.
Posso sorridere alla luce del sole, piangere nascosto dal buio.
Non posso fingere la felicità, non posso costruirla, posso desiderarla, inseguirla, riconoscerla ma non riesco a fingere ed essere ciò che non sono.
La vita ci ha fatto incontrare in questo presente, a tratti persino felice, che scivolava verso un futuro di eventi sconosciuti e impossibili da immaginare.
Ma i nostri passati indelebili come macchie sempre visibili, sono il nostro problema, la mia croce e il tuo fardello.
Tu hai avuto il tuo dolore, io i miei, questi sono i nostri passati, sempre presenti nella nostra abitudine, in un continuo contrasto di distruzione emotiva, il nostro limite. Nessun presente è riuscito a spezzarlo e fino ora nessun futuro ha mostrato forza tale di spezzarlo. Potremo riscrivere quei passati, ma non esiste niente capace di coprirlo e nasconderlo non servirebbe a niente.
Il problema non siamo noi, le nostre città, la nostra lingua, la nostra provenienza, le nostre idee, ma le nostre esperienze, sono la nostra vita, impossibile farne a meno.
O convivono o ci annientano, questo fanno gli errori, lentamente ti divorano.