A volte si cade tuo malgrado in certe situazioni in cui te la fanno sotto al naso, pensando che tu non ti accorga di nulla, ma in realtà sei solo indifferente alla loro stupida inferiorità mentale!
Nella penombra del tuo sguardo, il dubbio accende i tuoi respiri irrequieti, quietati dalle mie carezze d'amore cadute sul tuo cuore come delicati petali di rose, tra i sussurri dettati dalla passione che sconfina nel tuo essere, essenza di pura poesia scritta nel mio animo a farmi vibrare il cuore che tu possiedi!
Se un giorno venisse a sorprenderci quella carezza a farci sentire l'amore che ci attraversa il cuore, non teniamola solo per noi gelosamente, ma lasciamola andare avanti donandola noi a nostra volta, lasciamola andare altrove dove possa guarire e sciogliere molti cuori e diventare più sensibili, vivremmo in un mondo più fraterno!
Si invecchia non per l'età che dolcemente avanza a disegnarti il viso nella maturità che sopraggiunge, ma per quei vissuti che la vita ti ha piantato il cuore nel terreno dei dolori avendo lo sguardo spento e chino da quella luce che illumina l'anima, e i suoi echi risuonano forte nel petto e nella mente sbiadendo quella forza di restare nella realtà della vita.
Non deludere chi decide di portarti nella sua vita, ma sprigiona il tuo animo e fanne tesoro vitale per il suo ricordo nel tempo verso di te.
Rimiro afflato il tuo essere emblematico, bramare e fluire in quelle inclinazioni intrise di passione verso l'arte che sol il tuo cuore sa effigere, e si cinge in quelle nitide e fluvie idee che sol la tua essenza focalizza ebbra in un'utopica manifestazione sulla tela della vita e il tuo animo né firma l'opera.
Vorrei lambire il tuo cuore intriso di veleno che la fosca vita ti ha tediato, e le sue vicissitudini che ti hanno avviluppato l'anima, per stemperare il tuo essere melanconico, e donarti lindore dove in pace tu possa acchetarti l'essenza del tuo essere e mutar a nuova vita dove l'orizzonte è portatrice di speranze da raggiungere!
Quando tenti di spegnere la luce che in certi sorrisi che si inarcano nell'arcobaleno della gioia, dopo quel temporale che ha oscurato le speranze mortificano il suo essere fragile, ricordati poi di vergognarti, perché non si nega il sole su coloro che il capo l'hanno sempre piegato.
Non chiamarmi "mia regina", se poi mi togli la corona e la frantumi in mille pezzi sotto i tuoi piedi a forza di violenza! Non chiamarmi "amore mio", se poi non mi accarezzi il cuore coi tuoi baci ma mi infliggi dolore con la violenza delle tue parole! Non chiamarmi "vita mia", se poi avveleni la mia anima con la violenza del tuo egoismo geloso che condanna la mia essenza vitale innocente di essere semplicemente me stessa! Non chiamarmi affatto se non hai intenzione di rispettarmi avendomi al tuo fianco!
L'amicizia, quelle impronte sul suolo del tuo cuore che al sol passaggio della mia essenza vera ti ha impresso dolcemente, e nel tempo della solitudine hai riscoperto come reperti storici da salvaguardare nel tuo cuore respirandone i suoi profumi benefici, che sanno di amicizia pura!