Scritto da: SAVERIO FERRARA
in Diario (Sentimenti)
Il tuo seno mi sfida. Il mio corpo lo sfiora. Ormoni in tumulto. Pensieri, desideri, amore.
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Il tuo seno mi sfida. Il mio corpo lo sfiora. Ormoni in tumulto. Pensieri, desideri, amore.
Come quando eravamo piccini, ho costruito una barchetta di carta. L'ho messa in acqua e telecomandata dal mio pensiero l'ho diretta fino a te. Amore, non fartela sfuggire. C'è un messaggio per te.
Non pensare di trovare la perfezione nel compagno di vita: non esiste. Nessun essere umano è perfetto.
Desidero fortemente liberarmi dalle mie angosce, ma non ci riesco. È più forte di me. Non posso nemmeno piangere.
Esiste realmente l'amore? Sì esiste. Non bisogna però confonderlo con il pretesto di stare insieme.
Quando pensi di voltare le spalle alla vita, quando credi di essere solo, c'è sempre qualcuno vicino a te che ti stringe in un abbraccio e ti dice: "stai sereno, non ti lascerò mai".
Brutto sogno. Mi sento precipitare nel vuoto. Sono senza fiato. Il panico cresce notevolmente con il crescere della velocità di caduta. Nell'impatto finale mi sveglio terrorizzato e mi ritrovo sul mio letto.
Quasi quaranta anni son passati insieme. Abbiamo condiviso gioie e dolori, ansie e preoccupazioni, amore e litigi, litigi ed amore. Tutto ciò ha lasciato un'impronta nei nostri cuori. Bella o brutta, ma abbiamo imparato a vivere e soprattutto siamo stati da esempio ai nostri cari e a chi ci sta vicino. È bello essere abbracciato da un figlio e sentirsi dire: "papà sono fiero di te" o semplicemente: "mamma ti voglio bene".
Una persona forte riesce a trattenere le lacrime ma non le emozioni...
non sempre: anche le lacrime hanno il loro peso e non riescono ad essere frenate...
se tu mi chiedessi: "sei soddisfatto di questi quaranta anni?"
Risponderei a volo, senza nemmeno pensarci: "sì!"
I momenti felici o meno non vanno pesati: devono restare nella nostra mente solo come ricordi e bisogna fare in modo che non condizionino la nostra vita. Non si deve rimpiangere il passato. Capita a tutti essere triste. A volte, si ha bisogno di parole di conforto, carezze, coccole, amore. A volte ci si imbatte in un muro gelido. Istanti di lotta con sé stessi. Forse ci balena alla mente di cercare in un'altra persona ciò che ci manca. Bastano poche parole o un sorriso per restare prigionieri di cose passeggere e futili. Succede, ma non deve essere così. L'unione non è un diversivo. A lungo andare, essere insieme è anche trascorrere momenti importanti e piangere, vivendo strettamente abbracciati, la gioia che invade i nostri cuori.
Tornando a noi, se io ti chiedessi: "sei soddisfatta di questi quaranta anni?" Io ho detto la mia, adesso tocca a te. Naturalmente conosco già la tua risposta, ma mi fa bene sentirla. L'amore si avverte anche in silenzio ma anche l'amore, a volte, ha bisogno di un "ti amo, gioia del mio cuore". Non parlare tu: "fai parlare il tuo cuore". Rispondimi con un bacio.
Il tuo amore unico.
Un telefonino che squilla.
Dove corri?
Aspetta!
Stavamo parlando.
Vorrei ascoltare dalla tua bocca frasi che mi farebbero star bene, ma le tue labbra restano mute. C'è solo silenzio.