Le persone fedeli esistono? Forse perché non ci si vuole neanche porre il dubbio, o la briga di rispondere, che molti scelgono la compagnia di un cane.
Composto martedì 19 dicembre 2017
Le persone fedeli esistono? Forse perché non ci si vuole neanche porre il dubbio, o la briga di rispondere, che molti scelgono la compagnia di un cane.
Se un uomo ti vuole non scappa. È davvero così, o ci sono altre spiegazioni? Forse ce ne sono tante quante sono le situazioni e le persone coinvolte.
Posso fare qualcosa per scrivere daccapo il romanzo della mia vita, ma la missione è lunga e faticosa.
Le persone indifese hanno una caratteristica inconfondibile: l'espressione candida e pulita, che malauguratamente può consegnarle ai malintenzionati.
Chi preferisco tra un noioso e un cattivo? Mi verrebbe da rispondere nessuno dei due, ma se proprio devo scegliere, direi un noioso, perché i noiosi sono molto prevedibili, i cattivi mai. Ti può arrivare di tutto da una persona cattiva.
Se vuoi arrivare ai piani alti, devi anche avere il coraggio di affacciarti. Non dire dopo che soffri di vertigini e pretendi che si affaccino gli altri al tuo posto.
Ho voglia di bontà, di tanta bontà. Di svegliarmi la mattina assaporando il gusto della vita, non come dice la pubblicità, ma come dovrebbe essere. Ho voglia di incontrare solo persone gradevoli, buone dentro, incapaci di qualsiasi cattiveria. Ho voglia di pensare che da qualche parte, per adesso ben nascosto, ma comunque presente, ci sia un mondo perfetto.
La maggior parte delle persone si preoccupa di avere successo nella vita, ma cos'è in definitiva il successo? Arrivare finalmente, ma dove? In fin dei conti siamo sempre in cammino e allora il successo non arriverà mai? Forse il successo sono le piccole soddisfazioni della quotidianità, a prescindere dal giudizio degli altri, perché non è detto che se gli altri pensano male di noi, o non ci considerano come vorremmo, siamo dei poveri falliti. Non è detto che se non guadagniamo quanto ci dovrebbe far considerare parte della società che conta, non contiamo proprio niente. Tutto dipende dalla considerazione reale che abbiamo di noi stessi, senza scadere nella presunzione e dall'importanza che diamo alle cose.
Ecco qua. Sei arrivato, nuovo anno. Hai bussato alle nostre porte e sei entrato, come gli altri anni negli anni passati. È un gioco di parole, ma è così. Noi ti accogliamo con gioia e trepidazione, a volte rassegnazione. Dipende dai casi e dalle persone. Siamo qui, caro anno e non aprirti la porta a cosa servirebbe? Arrivi e noi siamo qui, perché ci siamo ancora e dobbiamo ringraziare di questo. Esorcizziamo i cattivi eventi e le brutte notizie. Ci siamo ancora e vogliamo esserci, con la nostra motivazione e volontà. Ringraziamo di esserci, con le nostre gioie e i nostri dolori, ma i dolori no. Nessuno vorrebbe soffrire. Vorremmo che te li portassi via con il vecchio anno. I mesi trascorsi che ormai non saranno più qui. Tutti vorremmo che la nostra vita fosse riscaldata dal sole perenne, illuminata dalla luce nel cammino di ogni giorno. Con la speranza che porti pace, amore, serenità e tanta salute, ti abbiamo accolto caro anno. Sei il nuovo anno che ha in serbo dodici mesi, come gli anni passati, speriamo sereni, consapevoli, sani. Sì. Ci auguriamo, caro anno, che sia un anno di salute e serenità. Non sembra vero, ma pochi pensano alla preziosità della salute, o ci pensano tardi. L'augurio più bello è di trascorrere i prossimi mesi in salute, pace e serenità, in compagnia delle persone che amiamo. Si. Gli affetti, quelli veri, che non conoscono ipocrisia. È questo l'augurio per i prossimi dodici mesi, caro anno. Ti diamo il benvenuto e ti accompagniamo giorno per giorno, con serenità, sperando che basti ad allontanare la negatività.