- Silente: [Riferendosi al pezzo di anima mutilata di Voldemort] Non puoi aiutarlo. Harry, meraviglioso ragazzo. Coraggioso, coraggioso uomo. Facciamo due passi. - Harry: Professore, cos'è quello? - Silente: Qualcosa che è al di là del nostro aiuto.
Carissimo Igor, volevo aspettarti, ma mi sono sentito di troppo. Inoltre penso che tu ne abbia abbastanza del mio lavoro; forse ne hai abbastanza anche di me. Il nostro tempo insieme è finito, le nostre conquiste appartengono al passato e probabilmente nessuno conoscerà mai le nostre scoperte, ma penserò sempre a te con affetto, e sempre come ad un amico. In quanto a me ho qualche idea su dove abbiamo sbagliato, ed un giorno potrei chiamarti di nuovo... tieniti pronto; per ora, la tua vita è nelle tue mani e ti auguro di avere fortuna. Sei e rimarrai la mia migliore creazione. Tuo amico Victor Frankenstein.
- Ron: Per quanto pensi che sarà arrabbiata con me? - Harry: Beh... continua a parlare di quella pallina di luce che ti ha toccato il cuore e le passerà!
- Silente: e come vanno le tue attività extrascolastiche? - Harry: ... Signore? - Silente: ho notato che passi molto tempo con la signorina Granger, pensavo che magari... - Harry: no! Voglio dire, siamo amici ma... no! - Silente: perdonami, ero semplicemente curioso!
- Harry: È stato Malfoy. - Piton: Hai delle prove!? - Harry: No, lo so e basta. - Piton: Lo sai e... basta!? Di nuovo sbalordisci con i tuoi doni Potter, i semplici mortali possono solo sognare di possederli, quanto deve essere sublime essere colui che è prescelto!