Perché moriremo allora? Voi! Ascoltate... ascoltate! La Fratellanza ha gli occhi puntati qui, su di noi! Sull'ammiraglia, la Perla Nera! E cosa vedranno? Topi impauriti a bordo di una nave alla deriva? No! Vedranno uomini liberi, e libertà! E quel che vedrà il nemico sarà il lampo dei nostri cannoni, e udrà il fragore delle nostre spade e si renderà conto di quel che valiamo noi! Grazie al sudore della fronte, e alla forza delle nostre schiene e al coraggio dei nostri cuori! Signori, su le bandiere!
- McGranitt: Signor Davis! Signor Davis, quello è il gabinetto delle ragazze! Potter! - Harry: Ah, non si mette bene - McGranitt: Ci divertiamo vero? - Harry: Avevo un'ora libera stamattina, professoressa - McGranitt: Ah si, l'ho notato. Penserei che tu voglia riempirla con pozioni, oppure non hai più 'ambizione di diventare un Auror? - Harry: Beh l'avevo, ma mi hanno detto che devo ottenere eccezionale nei g. U. f. O. - McGranitt: Così era... quando il signor Piton insegnava pozioni. Comunque il professor Lumacorno è felicissimo di accettare allievi da M.A.G.O., con il voto oltre le aspettative - Harry: Magnifico, mi ci reco subito - McGranitt: Bravo, bravo... Potter... porta Weasley con te, sembra fin troppo felice lassù.
- Ron: Sta' tranquilla, sarà qui a momenti. [Hermione lo colpisce] - Hermione: Vuoi smetterla di mangiare? Il tuo migliore amico è scomparso. - Ron: Ma perché... voltati squinternata. - Ginny: È di nuovo coperto di sangue, perché è sempre coperto di sangue?
Ginny: Mamma! [Molly si affaccia dalle scale] Molly: Dimmi, cosa c'è? Ginny: Mi chiedevo solo quando è arrivato Harry Molly: Cosa? Harry? Harry chi? Ginny: Ma Harry Potter, naturalmente Molly: Lo saprei se Harry Potter fosse in casa mia, credimi. Ginny: Beh il suo baule è in cucina e anche la sua civetta Molly: Ma no, cara, ne dubito seriamente [Ron si affaccia qualche rampa più su] Ron: Harry? Qualcuno ha detto Harry? Ginny: Io, ficcanaso, è di sopra con te? Ron: Certo che no, lo saprei se il mio migliore amico fosse in camera mia, no? [arriva anche Hermione] Hermione: Era una civetta quella che ho sentito? Ginny: Non l'hai visto, vero? A quanto pare gironzola per casa Hermione: Davvero? Harry: Davvero.
Silente: So riconoscere una causa persa quando ne vedo una... deplorevole... l'avrei considerato un trionfo personale se tu avessi consentito a tornare ad Hogwarts. Va beh, sei come il mio amico Potter qui, unico nel suo genere, bene, addio Horace. [Silente ed Harry lasciano la casa] Lumacorno [raggiungendoli]: Va bene! Accetto! Ma voglio il vecchio studio della professoressa Gaiamens non quel gabinetto che avevo prima... e mi aspetto un aumento! Viviamo in tempi pazzi! Pazzi! Silente [rivolto ad Harry]: Mh-mh... pazzi davvero.
Lumacorno: credevo che avresti preparato tu il rimedio in quattro e quattr'otto, Harry. Harry: pensavo ci volesse una mano più esperta, signore. [Ron abbraccia Lumacorno] Ron: ciao tosoro, bevi qualcosa? Lumacorno: forse hai ragione.
Lumacorno: fu una studentessa a regalarmi Francis, un pomeriggio di primavera scoprii una boccia sulla mia scrivania con pochi centimetri di acqua cristallina dentro. Sulla superficie galleggiava un petalo di fiore, mentre lo guardavo affondò, poco prima di toccare il fondo... si trasformò in un pesciolino... una magia stupefacente, meravigliosa da contemplare. Il petalo proveniva da un giglio: tua madre. Il giorno in cui scesi di sotto, in cui la boccia era vuota, fu il giorno in cui tua madre... io lo so perché sei qui, ma non posso aiutarti... mi rovinerebbe Harry: sa perché sono sopravvissuto, professore? La notte in cui ebbi questa? Grazie a mia madre, perché lei ha sacrificato se stessa, perché si è rifiutata di farsi da parte, perché il suo amore era più potente di Voldemort.