Citazioni tratte da Film Drammatici - migliori


Scritta da: Margherita Felici
Quella musica, il terzo atto, era spavaldo, brillante... il quarto... era stupefacente. Una donna nei panni della propria cameriera udiva suo marito rivolgerle per la prima volta dopo tanti anni tenere frasi d'amore solo perché egli pensava che fosse un'altra. La musica del sublime perdono riempiva il teatro conferendo a tutti i presenti una totale assoluzione. Tramite quel piccolo uomo, Dio riusciva a far giungere a tutti la propria voce, irrefrenabilmente, rendendo più amara la mia sconfitta ad ogni nota.
Antonio Salieri (F. Murray Abraham)
dal film "Amadeus" di Milos Forman
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    Scritta da: Nausicaa Tavoletti
    In fondo chi se ne frega se perdo questo incontro, non mi frega niente neanche se mi spacca la testa, perché l'unica cosa che voglio è resistere, nessuno è mai riuscito a resistere con Creed, se io riesco a reggere la distanza e se quando suona l'ultimo gong io sono ancora in piedi... se sono ancora in piedi io saprò per la prima volta in vita mia che non sono solo un bullo di periferia.
    Rocky Balboa (Sylvester Stallone)
    dal film "Rocky" di John G. Avildsen
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      - Lucilla: I ricchi matroni pagano bene, per passare la notte con i loro campioni preferiti.
      - Massimo: Sapevo che tuo fratello avrebbe mandato dei sicari, ma non credevo che avrebbe inviato il migliore.
      - Lucilla: Massimo lui non sa che sono qui.
      - Massimo: Mia moglie e mio figlio sono stati bruciati e crocifissi da vivi.
      - Lucilla: Non ne sapevo niente.
      - Massimo: Non mentirmi.
      - Lucilla: Io ho pianto per loro.
      - Massimo: Come hai pianto per tuo padre, come hai pianto per tuo padre.
      - Lucilla: Ho vissuto in una prigione di paura da quel giorno, non poter piangere tuo padre, per timore di tuo fratello, vivere nel terrore ogni momento di ogni giorno, perché tuo figlio è l'erede al trono. Sì, ho pianto.
      - Massimo: Mio figlio era innocente.
      - Lucilla: Come lo è il mio, dovrà morire anche mio figlio, perché tu possa fidarti di me.
      - Massimo: Cosa ti importa se mi fido di te o no.
      - Lucilla: Gli dei ti hanno risparmiato non lo capisci, oggi ho visto uno schiavo diventare più potente dell'imperatore di Roma.
      - Massimo: Gli dei mi hanno risparmiato, io sono alla loro mercé, il loro unico potere è divertire il popolo.
      - Lucilla: Quello è il potere, il popolo è Roma, finché Commodo lo controlla, controlla ogni cosa. Ascoltami, mio fratello a dei nemici, in prima luogo nel senato, ma poiché il popolo lo segue, nessuno ha osato levarsi contro di lui, prima di te.
      - Massimo: Gli si oppongono senza fare niente.
      - Lucilla: Ci sono politici che hanno dedicato la loro vita a Roma, un uomo più di tutti, se riesco a convincerlo, tu lo incontrerai.
      - Massimo: Non riesci a capire, io potrei morire qui stanotte o nell'arena domani mattina, sono uno schiavo che cosa credi che possa mai fare.
      [Lucilla: quest'uomo vuole quello che vuoi tu]
      - Massimo: Allora che uccida lui Commodo.
      [Lucilla: conoscevo un uomo una volta, un uomo nobile, un uomo di sani principi, che amava mio padre e che mio padre amava, quell'uomo servì bene Roma;]
      - Massimo: Quell'uomo non c'è più, tuo fratello ha fatto bene il suo dovere.
      - Lucilla: Lasciati aiutare da me.
      - Massimo: Si tu puoi aiutarmi, dimentica di avermi conosciuto, e non tornare mai più qui. Guardia questa donna ha finito con me.
      Massimo Decimo Meridio - Maximus (Russell Crowe), Lucilla (Connie Nielsen)
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