Fu l'ultima volta che nuotammo insieme, lontano e in mare aperto, sapendo come sempre che ogni bracciata verso l'orizzonte era una in più che dovevamo fare per tornare a riva. Ma quel giorno successe qualcosa di diverso, ogni volta che Anton cercava di distaccarmi mi trovava sempre vicino a sé. Poi finalmente accadde l'impossibile (il fratello Anton sta per affogare)... In quel momento della nostra vita si vide che mio fratello non era forte come credeva e io non così debole e quel momento rese possibile tutto il resto.
L'unico modo che hai per vincere è vedermi sconfitto? Oddio, adesso anche tu vorresti dirmi che cosa devo fare o non devo fare? Se ancora non te ne sei accorto, io non ho bisogno di essere salvato, come te quella volta. Tu che trovi a tutto una risposta, questo come lo spieghi?
Tu sei un'autorità in tutto ciò che non è possibile, non è vero Irene? Ti costringono a cercare anche i minimi difetti e dopo un po' non vedi altro che quelli. Per quello che può valere, io sono qui a dirti che tutto è possibile, tutto è possibile.
Quando facemmo il patto di sangue capii che quello che scorreva nelle mie vene era diverso dal suo e che non me ne bastava certo una goccia per concludere qualcosa nella vita.