L'infanzia finisce quando scopri che un giorno morirai.
dal film "Il corvo" di Alex Proyas
L'infanzia finisce quando scopri che un giorno morirai.
Apri gli occhi e inizia a sognare.
Avete presente la maionese? Si la maionese, quella nelle vaschette dei fast food, quella che spremi il tubetto ed esce fuori. Credo che non ci sia niente di più difficile da fare, mettere insieme le uova, il limone, il sale e l'olio bè credetemi, in confronto è più facile innamorarsi di qualcuno che non pensavi mai e poi mai che ti sarebbe piaciuto. Davvero, la maionese è così, fa impazzire da un momento all'altro. Un istante sembra perfetta e l'istante dopo tutti gli ingredienti se ne stanno per i fatti loro. Ma se ci riuscite non c'è niente che vi potrà fermare.
Sono tutti morti solo che ancora non lo sanno!
Tra due grandi famiglie la lotta si scatena
nella bella Verona Beach, dov'è la nostra scena.
Dal loro antico odio nascono nuovi tumulti
e sangue di fratelli scorre dopo gli insulti.
Figli di quei nemici senza altra via d'uscita
due innamorati, segnati dalle stelle, si tolgono la vita.
La loro sorte amara si porta nella tomba
dei due padri nemici la rabbia furibonda.
La storia di questo amore dalla morte segnato e dei loro parenti il tenace rancore che nulla potrà estinguere se non la fine di questi figli nel dolore questo nostro teatro racconterà in 2 ore...
Se vuoi qualcuno a tutti i costi... lascialo libero se tornerà da te... sarà tuo per sempre se non lo farà... è perché non lo è mai stato.
- Damon: Sveglia sveglia, dormiglioni.
- Elena: Damon! Per favore!
- Stefan: Che fai?
- Damon: Oh, basta fare gli sporcaccioni.
- Stefan: Davvero, vattene da qui.
- Damon: Se vedo qualcosa che non ho mai visto vi darò un dollaro.
Caro diario, non potevo sbagliare di più. Credevo di poter sorridere ed andare avanti, fingendo che andasse tutto bene. Avevo un piano... Volevo cambiare ciò che ero, creare una vita e una persona nuova, una persona senza passato, senza dolore... Una persona viva. Ma non è così facile, i brutti ricordi sono sempre lì... Ti seguono, non puoi sfuggirgli, per quanto tu lo voglia. Puoi soltanto prepararti per il bene, così quando arriverà, lo accoglierai. Perché ti serve. A me serve.
Mi sono sempre sentita fuori posto, come se continuassi a inciampare in tutta la vita. Io non mi sento normale, perché non sono normale, e nemmeno voglio esserlo. Ho dovuto affrontare il dolore, la sconfitta, la morte nel tuo mondo... eppure non mi sono mai sentita così forte, e più viva, e più me stessa. Perché è anche il mio mondo, a cui voglio appartenere...
- Inman: Prego perché tu stia bene. Prego d'essere nei tuoi pensieri. Sei l'unica cosa che mi impedisce di scivolare in un abisso di oscurità.
- Ada: E come è stato possibile? Insieme abbiamo avuto soltanto così pochi momenti!
- Inman: Sono tanti i momenti. Sono come un sacchetto di finissimi diamanti. Non importa se sono veri o se me li sono immaginati. La curva del tuo collo è una cosa vera. La sensazione di te nelle mie braccia quando ti ho stretta a me.