Entrano in classe così. Una bionda e slanciata, l'altra bruna e piccoletta. Bella e preparata la prima, buffa e ignorante la seconda, ma con una grande cosa in comune: la loro amicizia.
- Elena: È colpa mia. Io ti ho costretto a... - Stefan: Cosa? No, no, no. Non mi hai costretto a fare niente. Mi stavi salvando la vita ed io stavo salvando la tua.
- Stefan: Di solito me ne sto per conto mio. Non sempre mi inserisco bene. - Matt: Questo perché sei quel tipo di ragazzo. - Stefan: Che tipo? - Matt: Il tipo che sembra abbia tutto, perciò la gente che non ha tutto di solito scappa dall'altra parte. - Stefan: È così che sembro? - Matt: Abbastanza. - Stefan: Che cazzone! - Matt: Già.
- Seyma: Non sono una brava fidanzata, né una brava figlia e non sono stata una buona amica. - Oyku: Seyma andiamo non dire così. - Seyma: Non provare a consolarmi, so come sono fatta, lo so meglio di tutti e non posso cambiare. Sono quello che sono, non sono capace di fare niente, è questa la mia condanna. - Oyku: Dai smettila, la tua famiglia ti vuole bene e anche io, persino Mete. Non ci vuole proprio niente a cambiare, devi dimostrare di essere una persona corretta e non ci vuole proprio niente a dimostrarlo dipende solo da te. Tu stai pagando per quello che hai fatto e io sto pagando per quello che non ho fatto. - Seyma: Vorrei che tu e io fossimo una versione migliore di come siamo. Io sarei una brava ragazza sempre pronta ad aiutare gli amici a risolvere i problemi e tu una ragazza coraggiosa che sa quello che vuole ma purtroppo siamo diverse.
- Oyku: Ti ringrazio per aver preso le mie difese a tavola. - Ayaz: Era il caso. - Oyku: No, non credo. - Ayaz: Invece penso di si Oyku, a volte bisogna opporsi agli altri non bisogna sempre subire, quella presentazione era un tuo diritto, se non reagisci lo sai, nessuno ti rispetta.