Scritta da: Claudia Di Lembo
Pubblicata prima del 01/06/2004
- Ti ho fatto una semplice domanda, non c'è bisogno di diventare Woody Allen.
- Le donne non domandano, insinuano.
dal film "Sliding Doors" di Peter Howitt
- Ti ho fatto una semplice domanda, non c'è bisogno di diventare Woody Allen.
- Le donne non domandano, insinuano.
Tu e io siamo talmente simili, Vivian: fottiamo il prossimo per denaro.
Alfons: Ciao Franz, ti stavo cercando.
Franz: Il mio cervello lavora meglio all'aria aperta.
Non posso farti da testimone e offrirti a lui buttandoti nelle sue braccia...
Il fine giustifica i mezzi.
- Maxim: Solo l'amore... solo l'amore tende un ponte tra il tempo e l'eternità... solo l'amore può unire le conchiglie alle stelle... solo l'amore può far sprofondare il cielo nella più profonda tristezza dell'infinito oceano. Amare anche una persona sola è amare il mondo intero.
- Miriam: Che cos'è?
- Maxim: Una mia poesia! (Sorride) No è di Hans Christian Andersen, da un libro che mi ha regalato mia nonna; lei me lo leggeva sempre. Ricordo esattamente che ogni volta che arrivava al punto dove il Principe scrive la lettera d'amore alla Sirenetta, restavo estasiato come un deficiente.
- Miriam: Purtroppo io non sono una vera sirenetta... al posto di una bella coda ho due gambe paralizzate.
- Maxim: e allora!?
[Si baciano]
- Anna: Mi piace fare l'amore con te.
- Vincenzo: Anche a me.
- Anna: E allora perché non me lo dici mai?
- Vincenzo: Che significa? Se lo faccio, ca lo facciamo accussì, vuol dire che mi piace, no?
- Anna: Eh no.
- Vincenzo: Come no? No. È mai visto ca mi sò dato 'na martellata sulla mano o mi sò tagliato un orecchio? No. Sai perche? Perché non mi piace. È normale, Senza che uno ha dà dicere tutt'e cose. Certe cose vanno da se. Se uno capisce capisce.
Solo colui che e'l'altro può amarsi completamente.
-Klaus: Un ragazzo di paese, una vita di paese. Non sarà mai abbastanza, per te.
[Alfredo, nell'ambito di una manifestazione culturale, viene premiato per essersi distinto come attore. Dopo le parole introduttive della presentatrice, si alza dal suo posto e ritira il premio. Tra il pubblico in sala, è presente suo fratello Vincenzo]
- Alfredo: - Sono contento; grazie, arrivederci.
[Applausi. Alfredo torna a sedersi in sala]
- Persona tra il pubblico ai vicini di posto: e questo sarebbe un attore? Poteva per lo meno fare qualcosa, uno sketch, non lo so... dire una battutina... Se ne esce così: arrivederci e grazie.
- Vincenzo, che siede nei pressi e ha sentito il commento, rivolto a costui: - Perché (...) ma che doveva dire? Cioè, se uno è un attore, prende il premio, dice: arrivederci e grazie, cioè è educato come...]
- L'altro: - ma come, che doveva dire? È un attore! Avrebbe dovuto dire qualcosina, non so, anche soltanto una battuta!
- Vincenzo: - vabbè, 'a battuta... Ma... ma pecché, addò sta scritto...? Tutti quanti piglianò o premio e se ne vanno; nessuno dice... Sulo isso adda dicerè a battutina, 'o sketchettino... Allora tutti quanti dovrebbero fare... 'o scienziato di prima... Prufessò, questo è il premio, però... per il pubblico, ja... ci inventi qualcosa, ci scopra na cosa... Allora, tutti quanti, o tutti o niente.