Scritta da: Claudia Di Lembo
Pubblicata prima del 01/06/2004
In me mio padre riconosceva il fallimento di una vita... la sua.
dal film "The Shipping News - Ombre dal profondo" di Lasse Hallström
In me mio padre riconosceva il fallimento di una vita... la sua.
- Darei la mano destra per poter piangere.
- Che bene ti farebbe, piangere?
- Mi farebbe sentire come prima di conoscere te... Non mi hai solo seccato le lacrime, mi hai inaridito l'anima.
- Oggi non è giornata per i bambini cattivi neh, Skunk?
- Io non sono Skunk. Skunk è morto. Skunk è sottoterra.
Pallina: "Cavoli, ti devo raccontare mille cose. Oh, m'avessi scritto due righe, una telefonata, una cartolina. Ma almeno il numero mio te lo ricordi?"
Step: "È lì che cercavo sempre Pollo"
Pallina: "Ciao Andrea. Che, ci fai entrare?"
Andrea: "Certo Pallina, stai sola con il tuo amico?"
Pallina: "Sì, ma sai chi è lui? Dai, è Step, ti ricordi, ti ho raccontato..."
Andrea: "Come no... Cazzo, ma sono vere tutte le cose che ho sentito su di te?"
Step: "Riduci al sessanta per cento e qualcosa di buono c'è."
Pallina: "E modesto... Grazie Andrea".
Step: "Certo che sono proprio cambiati i tempi..."
Pallina: "Perché?"
Step: "Ma è così che li prendono i buttafuori adesso?"
Pallina: "Ma guarda, Step, che quello è uno preciso."
Step: "Sì, preciso. Che vuol dire preciso? Ai bei tempi, prima di stare su una porta ti facevano vedere i sorci verdi per capire se te la cavavi o no. Sai che una volta al Green Time mi hanno detto di consegnare i soldi in una stanza in fondo... Sono entrato e mi sono piombati addosso in tre... Insomma, col cavolo che mi hanno preso i soldi. Mi sono tolto la cinghia al volo e pum! In faccia a tutti e tre. A uno l'ho preso con la fibbia e gli ho spaccato uno zigomo. Gli altri due poca roba. Ma certe sganassate in faccia. E da quel giorno ho fatto quattro mesi filati sulla porta del Green Time. 100 a sera. Era un sogno e rimorchiavi che era una meraviglia."
Pallina: "Pollo aveva un segno sulla faccia sotto lo zigomo sinistro. Mi ha detto che era stata una cinghiata."
Step: "Forse sarà stato il padre."
Pallina: "Bugiardo. Non sei cambiato."
O Everest o niente...
- Henry: Non voglio che passi la vita ad aspettare...
- Annette: Non cambierei un secondo della nostra vita insieme...
- Henry: Non posso restare...
- Annette: Lo so...
Ero sull'orlo di un esaurimento, poi ho sentito la tua canzone. Voglio fare dei dischi con te! Dai usciamo di qui. Le birre le paghi tu però.
- Stanley: Più la osservo e più sono sbalordito, e se fosse autentica? Comincio a dubitare del mio buonsenso.
- Zia: Hai sempre avuto tali certezze sul mondo, nonostante io ti abbia insegnato che non ci sono.
- Anna: Mi piace fare l'amore con te.
- Vincenzo: Anche a me.
- Anna: E allora perché non me lo dici mai?
- Vincenzo: Che significa? Se lo faccio, ca lo facciamo accussì, vuol dire che mi piace, no?
- Anna: Eh no.
- Vincenzo: Come no? No. È mai visto ca mi sò dato 'na martellata sulla mano o mi sò tagliato un orecchio? No. Sai perche? Perché non mi piace. È normale, Senza che uno ha dà dicere tutt'e cose. Certe cose vanno da se. Se uno capisce capisce.
-Klaus: Un ragazzo di paese, una vita di paese. Non sarà mai abbastanza, per te.