Oggi. Oggi è uno di quei giorni in cui il mondo scompare, si spegne. Cresce la paura. Non di quello che sono ma di quello che potrei essere. Mi allento il colletto per respirare. Gli occhi si annebbiano e ora vedo... Vedo lui. L'immagine della perfezione. Il suo corpo è forte. Le sue labbra sottili. E mi chiedo. Di cosa ho tanta paura? Vorrei evitare il dolore. Ma questi pensieri invadono la mia mente. Soggiogano la memoria. Come se la colpa mi incatenasse. Dio ti prego liberami. Da questa prigione di isolamento. E rendimi la felicità. Fammi essere quello che sono.
- Stefan: Perché adesso sei qui? - Damon: Potrei farti la stessa domanda. Comunque sono piuttosto certo di poter riassumere tutte le risposte con una piccola parola... Elena.
Siamo tutti vulnerabili, per il timore, l'ansia di non sapere ciò che accadrà. E alla fine è inutile, perché tutte le preoccupazioni e tutto il pianificare cose che potrebbero o non potrebbero accadere, peggiorano solo la situazione. E allora porta a spasso il cane o fa un risposino. Insomma, fai qualunque cosa, ma smettila di preoccuparti. Perché l'unica cura contro la paranoia è essere, qui, così come sei.