- Marco: Eva, la bambina non è nata prematura. - Eva: Che vuoi dire marco? - Marco: Che è nostra figlia! - Eva: Cosa? Cos... [I due si abbracciano e si baciano] - Infermiera: [Li interrompe portando la bimba e rivolgendosi alla piccola] Ehm... Eccola qui la tua mamma. Sì, la tua mamma. - Eva: E il suo papà! - Infermiera: Ah e allora ecco vostra figlia... e che cognome devo metterci? - Eva E Marco: Cesaroni!
- Marco: Oh Alex, guarda che è nata eh: è una bambina! - Alex: Sì, lo so che è nata... tua figlia! Io e la bambina abbiamo gruppi sanguigni incompatibili, quindi non posso essere io il padre. - Marco: Che ha detto? - Walter: Che è incompatibile. - Giulio: Marco... sei diventato papà. - Marco: Sono diventato papà!... Eva!
- Giulio: Marco che ci fai qua? - Marco: Papà io la amo! - Giulio: Bene sono contento... ma chi? - Marco: Ma come chi? Eva! Non me ne frega niente se sta con Alex e se aspetta un bambino da lui. Io la amo e glielo devo dire. - Giulio: Certo. [Gli appoggia una mano sulla fronte] - Marco: Papà non ho la febbre! - Giulio: Eh però.
[Suona il telefonino] - Eva: Pronto? - Marco: [silenzio]. - Eva: Pronto? Pronto? [Marco riaggancia e finge di parlare con lei] - Marco: Ciao Eva sono Marco, come stai? Io bene grazie... no non è vero non sto bene per niente, mi manchi e non so cosa fare. [Così dicendo scoppia a piangere]
- Eva: Ciao. - Marco: Ciao. - Eva: Hai visto? Sono venuta ieri al locale! - Marco: Ah... bel locale eh? - Eva: Carino... poi tu sei molto bravo. - Marco: Mi hai sentito? - Eva: Beh non... non sono stata molto però. - Marco: E quale pezzo ti è piaciuto di più? - Eva: [Silenzio] Non me lo ricordo. - Marco: Vabbè non fa niente. - Eva: No dai aspetta non te ne andare. - Marco: Io non me ne sto andando, mi sto solo facendo i fatti miei come tu ti fai i fatti tuoi. - Eva: Marco io sto male, ho perso completamente il controllo della mia vita e tu non hai idea del periodo che sto passando e dei problemi che ho. - Marco: E come faccio ad averne un'idea se io e te non ci parliamo più? Eh? Come faccio? Siamo due estranei, siamo come due compagni di scuola dopo la maturità. - Eva: Marco... Sono incinta.
- Marco: Come faccio eh? Come faccio a godermi quello che la vita mi sta regalando quando non faccio altro che pensare a Eva? Al fatto che lei si sta sposando con un altro e che io vorrei essere il padre di quel bambino... come faccio? - Walter: È così? - Marco: Sì, è così. - Walter: Ah è così... allora bene! Prendi quel cavolo di aereo molla l'x Tour se non te ne frega niente e vai da lei. Hai capito che ho detto? Vai da lei. Corri. Che aspetti ad andare? Senti io lo so perché hai il cemento nelle gambe... perché l'unica cosa che hai di Eva è quella foto! - Marco: Hai ragione, forse non ho nessun diritto su di lei però la amo. - Walter: Ma che c'entra diritto o rovescio? Che c'entra? Se vuoi una cosa vai lì e te la prendi punto e basta! - Marco: Walter è difficile... è difficile e fa male. - Walter: Lo so.
Seth: [dopo aver fumato] Pazzesco... me lo ero perso... Save the last dance. Summer: Sì, lo so che non c'erano sottotitoli e ninja volanti però la storia era simpatica. Seth: No, l'ho trovato strepitoso giuro. La catarsi della coreografia finale era commovente... e ti dirò di più, ho provato una gioia enorme eccelsa infinita quando Sara è riuscita ad entrare alla Julliard. Ci teneva tanto per la sua mammina, solo per la sua mammina Summer. Summer: Sì... trama sgangherata. Seth: È strepitoso anche questo. Summer: È una schermata blu Cohen. Seth: Vero, ma guarda che blu. Chi l'aveva mai notata. Viene quasi voglia di nuotarci dentro... non ti pare? Summer: Altroché. Seth: Come un naufrago nell'oceano. Summer: Super blu. Seth: Bluissimo. Summer: Scusa... Vado un attimo al bagno. Seth: Quando torni ci togliamo i pantaloni?
Preside, famiglie, colleghi diplomati. Sono qui di fronte a voi consapevole del momento che stiamo vivendo. So perfettamente, a parte la mia incredibile tensione, che state provando quello che provo io: orgoglio e appagamento, soddisfazione e rammarico, e una forte speranza per il futuro. Ma non sono qui per approfondire il discorso sui vostri sentimenti. Invece vorrei parlarvi di persone della mia vita che non ci sono più, persone che mi mancano molto, persone che mi sono sempre accanto in modi diversi. Ma che siano separati dalla morte o dalla semplice distanza, so che sono ancora con me perché vivono nel mio cuore. La verità è che col tempo è questo che saremo l'uno per l'altro anche noi, solo un oceano di ricordi: alcuni meravigliosi e teneri, altri un po meno; ma sono proprio i ricordi che ci aiutano a diventare quello che siamo e quello che saremo. Perciò sia che voi siate insieme o che siate solo l'uno nei pensieri dell'altro, ricordatevi di chi vi è stato vicino un tempo e mi auguro che ovunque vi capiterà di andare nella vostra vita, porterete sempre Capeside nel cuore. Congratulazioni.
Josephine "Joey" Potter (Katie Holmes) Nel giorno del diploma