- Dan: Sai una cosa Blair? Mia madre ci ha abbandonati un paio di mesi fa. Ma il problema è che mio padre e mia sorella non lo vogliono accettare. Perché lei aveva detto che sarebbe stata via solo l'estate, per approfondire le sue doti artistiche. Ma l'estate è finita da un pezzo, e lei non è ancora tornata. Evidentemente non le importa di noi. Ogni volta che la vado a trovare, mi ripropongo di dirle quello che penso, guardandola dritta negli occhi. Le direi "Torna a casa subito, oppure non tornare più", qualche giorno fa ci siamo visti, era seduta a tavola, proprio di fronte a me. Così l'ho guardata negli occhi, e non sono riuscito a dire niente. - Blair: Perché? - Dan: Non lo so. Ma vorrei averlo fatto, non per cambiare le cose, ma per farle capire tutto quello che provo.
- Emma: Ma tanto per cambiare, lui non era lui e mi ha spezzato il cuore. La risposta ti basta? - Uncino: Non mi fraintendere ma mi fa piacere. - Emma: Che mi abbia spezzato il cuore? - Uncino: Se può spezzarsi vuol dire che funziona ancora.
Pacey, riguarda il modo in cui mi hai portato la valigia giù dall'autobus ieri... riguarda il modo in cui quando andiamo al cinema e vai a comprare i pop corn, mi metti sempre un tovagliolino sulle gambe per evitare che mi pulisca sui jeans... e riguarda il modo in cui quando abbiamo giocato a mini golf hai sempre tirato per primo per indicarmi il percorso; mi hai insegnato a guidare... e l'anno scorso al ballo sapevi che il braccialetto che avevo era di mia madre... mi hai baciato una prima volta e la seconda volta hai contato fino a dieci prima di rifarlo nel caso avessi avuto intenzione di fermarti; mi hai comprato un muro, siamo stati su una barca per tre mesi... e tu hai capito senza che io parlassi che non ero pronta... non chiedi perché adesso lo sono? Conterò fino a dieci, e poi comincierò a baciarti... se non vuoi che continui... devi solo fermarmi.
- Arthur: Non possiamo lasciarlo qui. Dobbiamo metterlo sul letto. - Merlino: Perché? Dorme, non se ne accorgerà. - Arthur: Merlino! - Merlino: Beh... gli prendo un cuscino. - Arthur: Lui è il re. - Merlino: E va bene, due cuscini.