- Simona: Ahia, cos'è quella, la faccia delle grandi occasioni? Dai entriamo! - Marco: Ehm non ti siedi? - Simona: No, guarda forse è meglio che sto in piedi perché poi se ti guardo magari fatichi a dirmi la verità. - Marco: Avevi ragione tu. - Simona: La ami? - Marco: Non lo so, sono confuso. - Simona: No Marco ti prego questa volta mi devi dire la verità, mi serve la verità Marco! - Marco: Sì... credo di amarla. - Simona: Sin dall'inizio? - Marco: All'inizio mi sembravi tu la risposta a tutte le mie domande. - Simona: E poi? Dove è che ho sbagliato poi? - Marco: Ma tu non hai sbagliato in niente, sono io che... - Simona: No Marco sono cavolate! Sono cavolate, tutti sbagliamo no? Il problema è che non si capisce mai perché per voi uomini le uniche persone a non sbagliare mai sono le donne che dovete mollare... No ti prego Marco dimmi dove ho sbagliato, dimmelo! - Marco: Davvero Simona non lo so dove hai sbagliato... non li so vedere i tuoi errori ok? So vedere solo i miei. Tu sembravi la risposta a. Tutte le mie domande, tranne quella di molto prima di conoscerti che avevo deciso di non farmi più! - Simona: Quale sarebbe? - Marco: Se posso essere felice senza Eva.
- Marco: Niente... - Walter: Simona? - Marco: Sì, secondo me sta esagerando... Walter era solo una canzone! Io non capisco perché le donne siano tante attaccate alle parole. - Walter: Beh insomma, è comprensibile se si tratta di parole d'amore, soprattutto se non sono rivolte a loro. - Marco: Walter la canzone era per il bambino, lo stesso che tu hai accudito per primo quando Eva è venuta a vivere in magazzino e che noi tutti abbiamo adottato fin dall'inizio! - Walter: Sì... per il bambino che noi tutti abbiamo adottato! - Marco: Sì... - Walter: A Marco, io ti conosco da quando sei nato e lo capisco meglio di te se stai dicendo una cavolata... quindi rispondi sinceramente a. - Questa Domanda: Perché quando Simona ti ha chiesto dove eri finito tu non hai avuto il coraggio di dirle che sei rimasto tutta la giornata. Con Eva all'ospedale? - Marco: V-v-vabbè... che c'entra? Perché Simona è gelosa di Eva e anche per colpa tua... ecco perché! - Walter: Sì certo, io ho detto a Simona che tu e Eva avete avuto una storia, ma pensavo che glielo avessi detto tu e il fatto che tu non le. [Abbia detto questa cosa non fa altro che dimostrare la mia teoria!] - Marco: E cioè? - Walter: Marco tu ci sei ricascato. - Marco: Ma che... - Walter: Ce l'ho chiaro io, ce l'ha chiaro anche Simona, solo tu non ce lo hai chiaro e speriamo anche Eva perché se fosse così succederebbe. Un gran casino! - Marco: Walter la tua è una teoria del cavolo! Va bene? La canzone non era per lei. - Walter: Sì, la canzone era per il bambino. Senti tu puoi continuartelo a dire tutte le volte che vuoi fino a quando non ti sembrerà vero, ma. Quello che sembra vero in realtà a volte non è vero!
In amore si ha sempre paura, paura di sbagliare, di non amare, di non essere all'altezza. C'è chi l'amore lo affronta... oppure c'è chi rinuncia all'amore per vivere più tranquillamente.
Ecco mi sfugge proprio questo: se è da coglioni rischiare la vita per un ideale, come lo definiresti uno che la rischia per schiantarsi contro un muro?
Altro che l'Orlando Furioso starei con lei 24 ore al giorno senza turno di riposo. È la mia Venere nera con quelle gambe da modella e quello sguardo da pantera per forza poi che a scuola vado una chiavica c'ho 3 a latino e 4 scarso in matematica è che tutto il giorno penso sempre a lei almeno oggi professò me metta 6.
[In bagno] - Petruzzi... - Veramente mi chiamo Petrucci professò - Petruzzi va benissimo... ma niente passavo, di qua... t'ho visto, e mi sono chiesto: tho, è Petruzzi... chissà se ha già studiato i poemi di Orazio, per l'interrogazione di domattina... posso fare una domandina? - Eh sennò facciamo direttamente domani professò - Va bene, vuol dire che domattina parti con l'handicap di mezzo punto sotto... che se dormo male, mi sveglio male, e vengo qui anche peggio, magari diventa un punto pieno... va bene? - Va benissimo - Studia Petruzzi, studia... sei assente, distratto, sei... fiuuuu... molle... ecco cosa sei, sei molle Petruzzi. E togliti 'sto cappuccio che fai schifo - Grazie professò.
Pirandello diceva: "La vita o si vive o si scrive"... Se fosse vero ci sarebbe da chiedersi che senso ha scrivere di una cosa di cui non si sa niente, perché se uno non vive è difficile che poi abbia quacosa di interessante da scrivere.
Ho la sensazione che il pregiudizio sia sempre lo stesso. Se c'è poesia allora c'è anche un uomo che ama una donna. Eppure la verità è un'altra perché questa poesia parla di un'amicizia e Montale pensava a un uomo quando la scriveva "Il tuo sorriso è per me acqua limpida".