Mi chiamo Jerda, e non è con le chiacchiere che uscirai da questa merda!
dal film "Pulp Fiction" di Quentin Tarantino
Mi chiamo Jerda, e non è con le chiacchiere che uscirai da questa merda!
Tu non sei il tuo lavoro. Non sei la quantità di soldi che hai in banca; non sei la macchina che guidi né il contenuto del tuo portafogli. Non sei i tuoi vestiti di marca. Sei la canticchiante e danzante merda del mondo.
"Adesso non ho tempo per le ragazze"
"Perché? Sei già morto?"
"Oh no, è il motore! È partito un pistone."
"Ah!... Poi torna?"
Ti prego, ti prego, non mi uccidere. Ti prego baby, lo sai che ti amo. Non avrei mai voluto lasciarti, non è stata colpa mia. Non ti ho tradita, dico sul serio. Ero rimasto senza benzina, avevo una gomma a terra, non avevo i soldi per prendere il taxi, la tintoria non mi aveva portato il tight, c'era il funerale di mia madre, era crollata la casa, c'è stato un terremoto, una tremenda inondazione, le cavallette! Non è stata colpa mia! Lo giuro su Dio!
"Ma chi si crede di essere questo tuo amico, Dio?"
"No, Dio avrebbe pietà".
In ogni strada di questo paese c'è un nessuno che sogna di diventare qualcuno. È un uomo dimenticato e solitario che deve disperatamente provare di essere vivo.
Vengono fuori gli animali più strani la notte: puttane, sfruttatori, mendicanti, drogati, spacciatori di droga, ladri, scippatori. Un giorno o l'altro verrà un altro diluvio universale e ripulirà le strade una volta per sempre.
Non sono qui per salvare Rambo da voi, ma voi da Rambo.
Avrei potuto ucciderli tutti, avrei potuto uccidere anche te. In città la legge sei tu, qui sono io! Lascia perdere; lasciami stare o scateno una guerra che neanche te la sogni!