Per mia esperienza molti momenti di svolta nella vita non annunciano il loro arrivo. Al contrario, si avvicinano silenziosamente quando meno ce lo aspettiamo. E ci costringono a prendere decisioni difficili.
Tolstoj dice che le famiglie felici si assomigliano, ma che tutte quelle infelici lo sono a modo loro. Specialmente nell'Upper East Side. Ci sono persone così felici che non possono essere distratte dal loro dolore. Alcune persone scelgono di sputare nel piatto in cui mangiano anche se non sanno chi darà loro da mangiare d'ora in poi. Ma che la vostra famiglia sia felice o meno, è sempre meglio rimanere uniti... perché alcuni legami sono indistruttibili. Xoxo Gossip Girl.
L'Upper East Side era come un'opera di Fitzerald o Thackeray. Adolescenti che si comportano da adulti, adulti che si comportano come adolescenti, segreti ben custoditi, pettegolezzi diffusi, il tutto con dei segni di ricchezza davvero opulenta. E i membri di questa società erano un'elite così ristretta che non permettevano di acquistare un biglietto di ingresso al suo interno, era un diritto di nascita, un diritto che io non avevo avuto e che tutti i miei più grandi successi non me l'avrebbero mai fatto guadagnare. Tutto ciò che potevo paragonare a quel mondo era ciò che avevo letto nei libri. Ma fu proprio questo a darmi l'idea. Se non ero nato in quel mondo forse avrei potuto scrivere di me stesso al suo interno. Avevo ascoltato molte conversazioni tanto da poter essere in grado di simulare il linguaggio delle ragazze della Constance. Ma ogni scrittore ha bisogno della sua musa e io non lo sono stato fino a quando non ho visto la foto di Serena in quel vestito bianco, quella foto mi ha fatto capire di avere qualcosa dentro di me abbastanza forte da creare una leggenda... e lanciare un sito internet. In poche settimane stavo ricevendo decine di mails con storie sugli Upper East Siders e le postavo anonimamente. E poi ho avuto di più. Presto era diventato un mostro. Tutti inviavano suggerimenti. E quando Serena è tornata dal collegio ho scritto il primo post su di me... il ragazzo solitario, l'estraneo, il perdente. Potrei essere stato uno scherzo ma almeno le persone parlavano di me.
Il fatto è che tu mi hai travolta all'improvviso, senza che io potessi fermarti. Ti sei infilato nella mia testa come se ci fosse la porta aperta, come se qualcuno ti avesse detto di entrare. Il fatto è che però nessuno ti aveva invitato, ma tu lo sapevi che dovevi arrivare. E in fondo lo sapevo anch'io.