Se introduci un po' di anarchia... se stravolgi l'ordine prestabilito... tutto diventa improvvisamente caos. Io sono un agente del caos. E sai qual è il bello del caos? È equo!
Ho notato che nessuno va in panico quando le cose vanno secondo i piani. Anche se i piani sono mostruosi. Se domani dico alla stampa che un teppista da strapazzo verrà ammazzato o che un camion di soldati esploderà, nessuno va nel panico. Perché fa tutto parte del piano. Ma quando dico che un solo, piccolo, sindaco morirà allora tutti perdono la testa.
Dio santo!... com'è irrimediabilemente cambiata la mia vita. É sempre l'ultimo giorno d'estate e io sono rimasto fuori al freddo senza una porta per rientrare. Lo ammetto ho avuto una buona dose di momenti intensi! Molti fanno grandi progetti e intato la vita gli sfugge dalle mani. Nel corso della mia esistenza ho lasciato brandelli di cuore qui e la. E ormai non me ne è rimasto abbastanza per tenermi in vita, ma mi sforzo di sorridere sapendo che la mia ambizione ha superato di gran lunga il mio talento. Ormai non trovo più cavalli bianchi o belle donne alla mia porta.
Beh... in tutta onestà, non penso di aver commesso un crimine, anzi, mi sembrerebbe illogico e irresponsabile che lei mi condannasse alla prigione perché, se ci pensa bene, che ho fatto in fondo? Ho varcato una linea immaginaria con un pacco di piante.
Ciao, papà: sai, mi ricordo una vita fa, quando ero poco più alto di un metro, pesavo al massimo 30 chili, ma ero ancora tuo figlio. Quei sabati mattina che andavo a lavorare col mio papà e salivo su quel grande camion verde. Mi sembrava che quello fosse il camion più grande dell'universo, papà. Mi ricordo quant'era importante il lavoro che facevamo, e che, se non era per noi, la gente sarebbe morta di freddo. Per me tu eri l'uomo più forte del mondo, papà. Ti ricordi quei filmini quando mamma si vestiva come Loretta Young? E i gelati, le partite di football, Wayne e Tonno? Il giorno che partii per la California per poi tornare a casa con l'fbi che mi dava la caccia, e quell'agente dell'fbi che dovette mettersi in ginocchio per mettermi le scarpe, e tu dicesti "Quello è il tuo posto figlio di puttana: ad allacciare le scarpe a George". Quella si che fu bella. Fu veramente speciale. Ricordi, papà? E quella volta che mi dicesti che i soldi non sono la realtà? Beh, vecchio mio, oggi ho 42 anni, e alla fine ho capito quello che tentavi di dirmi, tanti anni fa, ora finalmente l'ho capito. Sei il migliore, papà. Avrei solo voluto fare di più per te. Avrei voluto avere più tempo. Comunque: Che tu possa avere il vento in poppa, che il sole ti risplenda in viso e che il vento del destino ti porti in alto a danzare con le stelle. Ti voglio bene, papà. Un bacio. George.
Io ne ho... viste cose che voi umani non potreste immaginarvi...
Navi da combattimento in fiamme al largo dei bastioni di Orione... e ho visto i raggi b balenare nel buio vicino alle porte di Tannhäuser... e tutti quei... momenti andranno perduti nel tempo... Come... lacrime... nella pioggia...