Ho sempre saputo che George Mellon avrebbe avuto qualcosa di grande da offrire al mondo: dal giorno che l'ho circonciso.
dal film "Phenomenon" di
Ho sempre saputo che George Mellon avrebbe avuto qualcosa di grande da offrire al mondo: dal giorno che l'ho circonciso.
E secondo te non era stabilito? Secondo te non c'entra niente il destino tra te e me?
Facemmo un patto: lei avrebbe smesso di battere, e io di uccidere. Un programma forse troppo ambizioso.
Un uomo in una stanza, seduto, guarda il rubinetto che perde. L'uomo pensa: è una goccia, è soltanto una goccia. Certo, pensò l'uomo, esistono gocce piccole e gocce grandi. Le gocce non sono mica tutte uguali, è una bugia quella che si dice "sono uguali come due gocce d'acqua", non è vero. Le gocce sò tutte diverse, pensò l'uomo. Queste per esempio, di questo rubinetto, potrebbero essere gocce piccole. Eh, ma se pure fossero tutte gocce piccole, pensa, alla fine tante piccole gocce riempiranno il lavandino. Allora, pensò l'uomo, assisterò alla fatale goccia, quella che fa traboccare il vaso. L'acqua finirà sul pavimento. Allora mi bagnerò i piedi, pensò l'uomo, certo... certo i piedi potrei tirarli su per non bagnarmeli, eh ma però sarebbe inutile... sarebbe inutile e pure... e pure imbarazzante, perché tanto l'acqua aumenterebbe, salirebbe di livello e alla fine io i piedi me li bagnerei lo stesso. Allora meglio tenerli per terra, pensò l'uomo, meglio tenere i piedi per terra.
L'uomo pensa "alla fine l'acqua diventerà così tanta che la massa d'acqua e il suo peso sfonderanno il pavimento della mia stanza", che... che poi il pavimento della mia stanza è il soffitto della stanza del piano di sotto, e allora l'acqua allagherà la stanza del piano di sotto con tutti gli oggetti utili e inutili che stanno dentro in una stanza e tutte le persone che la abitano.
L'uomo pensa "l'acqua aumenterà ancora e sarà così tanta che sfonderà pure il pavimento della stanza di sotto che è il soffitto della stanza ancora sottostante". L'uomo pensa "io abito all'ultimo piano di un palazzo di venticinque piani". Venticinque stanze crolleranno una dentro l'altra, alla fine il condominio si ridurrà in una... in una rovina, l'acqua affogherà le macerie. L'uomo seduto nella stanza guarda la goccia e vede il diluvio, pensa "non è possibile", no pensa "no non è possibile", davvero non è possibile. Così l'uomo nella stanza si gira verso il muro, smette di pensare alla goccia, chiude gli occhi, sorride e si addormenta serenamente.
Se continuerai così, a nasconderti nella tua arte, nella tua tristezza, perderai veramente molto. Perché la verità è che non c'è nulla di cui aver paura. E solo vita.
Non esiste il destino, ci sono solo scelte da fare. Alcune scelte sono facili, altre no, e sono quelle che contano davvero, quelle che fanno di noi delle persone.
Perché io so che ci sono persone che dicono che queste cose non esistono, e che ci sono persone che quando compiono diciassette anni dimenticano com'è averne sedici; so che un giorno queste diventeranno delle storie e le immagini diventeranno vecchie fotografie, e noi diventeremo il padre o la madre di qualcuno, ma qui, adesso, questi momenti non sono storie, questo sta succedendo, io sono qui, e sto guardando lei... ed è bellissima. Ora lo vedo: il momento in cui sai di non essere una storia triste, sei vivo, e ti alzi in piedi, e vedi la luce dei palazzi, e tutto quello che ti fa stare a bocca aperta. E senti quella canzone, su quella strada, insieme alle persone a cui vuoi più bene al mondo, e in questo momento, te lo giuro, noi siamo infinito!
Paul: "No, io non ce l'ho con Harry... è solo che non sopporto il suo modo di vivere, le cose per cui si batte... in tutta la sua vita non ha fatto altri che pensare a se stesso!"
Billy: "Chi non lo fa?"
Paul: "Santo Dio, Billy, milioni di persone! La storia dell'umanità non è altro che una continua lotta tra egoisti e altruisti!"
"Sai che ne penso dell'amore?"
"No, cosa?"
"Accidenti, non me lo ricordo, comunque c'entravano i soldi."
C'è mancato poco che non succedesse mai...