Scritta da: Silvana Stremiz
in Frasi di Film » Drammatico
Se avrò fortuna un giorno dipingerò i tuoi occhi.
dal film "I colori dell'anima - Modigliani" di Mick Davis
Se avrò fortuna un giorno dipingerò i tuoi occhi.
Io scesi a compromessi quando scelsi Martin. Ne volevo uno bello, alto e ricco: rinunciai a tre cose su tre.
Pensavano di poter fuggire... pensavano di poter raggiungere la felicità... pensavano di avere tutta la vita davanti... ora sono tornati e vogliono ricominciare daccapo... la storia di tutte le storie d'amore...
E io rimasi lì a chiedermi se l'imbecille ero io... che la vita la prendevo tutta come un gioco, o se era lui... che la prendeva come una condanna ai lavori forzati, o se lo eravamo tutti e due.
Anch'io ho sofferto. Ho sofferto come un cane per quasi tre quarti d'ora...
Come chi sono io? Lei ha il tratto ed i modi della persona colta, signora... Si ricorderà sicuramente di Omero e dell'Odissea... Signora, io mi chiamo... Nessuno!
La mia migliore amica sta male e in questa situazione, l'unica cosa a cui riesco a pensare è a quanto mi sentirò sola quando, forse, lei non ci sarà più. E sono troppo stupida per capire quello che lei sta provando davvero. Ho fatto sempre quello che faceva lei... Non ho mai voluto essere una ballerina... io... volevo solo poter essere lei. Si, l a me è sempre soltanto bastato starle vicino. Mi odio per questo ma non posso farne a meno... e adesso lei... potrebbe morire... Ma sai una cosa? La patetica ciliegina sulla torta è che non ho trovato il tuo numero per spiegarti perché non venivo a sentire il tuo gruppo suonare... e quando ti ho visto con Eva... Mi hai fatto ingelosire...
Mi mette tanta tristezza, si sta allontanando da me e non posso farci niente.
In fondo non sono che all'inizio. C'è una strana sicurezza in me che mi dice che questa volta andrò fino in fondo. "Ti sei mai concesso il lusso di cadere, Sasha?" "No." "Ti sei mai concesso il lusso di sbagliare?" "No" "Forse è ora che tu faccia qualcosa che non hai mai fatto." "Hai ragione, Nicole."
Ernesto: "Eccome Fulvio, pronto."
Fulvio: "Dai allora, siamo tutti ansiosi di sapere l'ultima puntata della tua avventura!"
Ernesto: "Fulvio senti, io forse in questi giorni non t'ho detto tutto quanto. E cioè che se non avessi avuto una famiglia, se non avessi avuto una moglie o una figlia che m'hanno ripreso a casa, ma chi ero io adesso? Chi ero? Ero un poveraccio. Perché la famiglia è importante, è un valore prezioso. Ma vuoi mettere l'abbraccio di tua moglie, un dialogo ritrovato con tua figlia, sono cose importanti..."
[...]
Ernesto: "Fulvio, quegli occhi, quel paio d'occhi che brillavano, sembravano due fari, due torcie. E quel sorriso, così accecante sembrava... sembrava di vedere il sole quando lei rideva. Fulvio, quando un uomo si sente addosso quello sguardo, quell'espressione, è inevitabile che gli esploda qualche cosa dentro. Tu pensi che io c'ho avuto soltanto un infarto? Ma io ce n'ho avuto tre, quattro... non lo so nemmeno io quanti ce n'ho avuti!"