Mi manca il contatto con lo sguardo, sto quasi dimenticando il timbro della tua voce, vorrei stare ancora mano nella mano con te e baciarti. Mi mancano i tuoi baci, sì, mi manchi tu...
Mi manchi papà... mi manca tutto di te, i tuoi passi rumorosi, il tuo svegliarmi con un caffè prima di andare a lavoro, le nostre chiacchierate al telefono, i tuoi silenzi. È così ingiusto saperti così lontano, se non fosse per la fede che mi regge, che mi fa credere che tu sia sempre qui accanto a me, sprofonderei in un oceano di dubbi e paure, di sogni a metà. Non mi resta altro da fare che abbracciarti in una preghiera che porta il tuo nome, spolverare fotografie e far partire il replay dei ricordi nella mia mente ma quando poi arrivano al cuore questi ricordi sanno picchiare forte e continuano ad alimentare le ferite e questo cuore si cicatrizza sempre più. Mi manchi papà, spero che lassù tu sia felice e sia sempre fiero di me.
Già sono due giorni che non ti sento mi manchi, mi manca la tua voce, mi manchi tu, dove sei mi giro e ti cerco ma non ti trovo ti chiamo e non rispondi, dove sei e da poco che manchi, ma mi manchi troppo, vorrei che fossi qui vicino a me per dirti quanto mi manchi, e quando sono senza di te, non sono niente, sei tu che dai il valore alla mia vita mi nutro di te anche di un tuo sorriso, mi manchi. Chiamami, non so stare senza la tua voce, senza di te, mi manchi quando la sera vado a letto e tu non ci sei, mi manchi al mattino quando apro gli occhi e la prima persona che vedo sei tu. Mi manchi e vorrei che tu ritornassi da me, un giorno che ti avrò trovata per ora sei solo nei miei sogni. Ti vorrei dire ti amo quando ci sarai nella realtà. Ciao sei sogno ma spero che tu ci sia in qualche posto della Terra ma già sei nel mio cuore. Ti amo te lo dirò quando ti troverò. Giorgio.
Mi manchi. Come elio per un palloncino, come la luna per le maree, come un pentagramma senza note, come un bambino senza Nutella, come un cerchio senza centro ed un quadrato senza angoli, come la terra senza gravità, come il sistema solare senza sole, come la via lattea senza latte, come l'universo senza un verso.
Ti mancherò quando sarai sveglio di notte... e scriverai queste parole ricordandoti di me... ti mancherà per sempre il verde dei miei occhi... Ti mancherà quando sarai stanco di tutte e cercherai un'altra donna che assomigli un poco a... me...
Non fu l'arco
che colpendomi
con i suoi dardi
mi uccise,
ma il rimpianto di te
di ogni tuo sorriso
di ogni tua lacrima.
Con te, che te ne vai, se ne va via l'estate ed una vela sul mare è come una foglia che il vento trasporta lontano, ma ho fiducia di una nuova primavera... dove anche i vecchi bambini, come noi, possono ancora vivere emozioni di grande intensità.
Odio questo mondo di perbenismo al quale siamo legati.
Mentre io vorrei vivere il peccato... e vorrei viverlo insieme a te.
Ho guardato da spettatore la tua sofferenza, protagonista della mia tragedia. Ho urlato in silenzio, ho nascosto il pianto dietro un sorriso, ho innalzato muri intorno a me, perché nessuno entrasse nel mio dolore, ho celato dentro di me paure, sofferenze. Piccola e fragile, mi sono fatta grande e forte. Così impotente a tal punto da desiderare la tua morte per metter fine al tuo dolore al mio dolore nel vederti così, tu che eri sempre stato grande, tu che eri la mia mia guida, il porto dove gettavo l'ancora per approdare nei momenti più duri, tu semplicemente tu, l'unico punto fermo della mia vita. Sei andato in cielo lasciandomi in questa terra così arida e così povera che mi è subito apparsa così vuota. Ho indossato una corazza perché la vita non potesse più colpirmi, non potesse uccidermi, ma non è servito. Ho guardato indietro e ho capito che una parte di me era morta con te.
Lacrime che scorrono
sulla tavolozza dei ricordi
frammenti che scivolano
in un fiume di sogni disperati
Zombi che esce dalla tomba
come un anima dispersa
che vaga, in cerca,
giorni mesi anni
e ancora e per sempre
mi manchi.