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Apro la porta e un raggio di sole entra e illumina il mio nuovo mattino, proprio come te che sei entrato ad illuminare la mia vita orami ridotta al buio pesto.
Cassetti lasciati aperti e notti insonni, ecco perché sei sparito, eri il mio sogno. Ma dal cassetto della mia memoria non uscirai mai, e nemmeno dal rullino dei ricordi.
Ti spiego: se io fossi un vascello e tu l'oceano, ad ogni porto mi abbandonerei ai confini di te con l'unica speranza di tornare nei tuoi burrascosi abbracci d'acqua salata, eppure così dolci e protettivi. E ti guarderei da lontano, sperando di essere il benvenuto ogni volta che senza volerlo abbandono le tue onde.
Mi piace sentire su di me l'odore della tua pelle.
Ovunque tu voglia andare io ti seguirò, dovunque troverai difficoltà io ti sosterrò e qualunque cosa la vita ci riserverà io per sempre ci sarò.
Dev'essere accaduto proprio lì, in quell'istante, mentre ti baciavo gli occhi, ti baciavo anche l'anima dannata e un po' di te si travasava in me, facendosi solco, via, fiume in piena, catena. Altri annuseranno te in me e molte sentiranno me in te dacché il nostro sangue si è confuso, incidendo con quest'inchiostro rosso la mia eterna promessa sotto le carni.
1,2, 3 penso sempre solo a te,
4,5, 6, non sai quanto ti vorrei,
7,8, 9, ti seguirei anche su Giove,
a, b, c, ti scongiuro amiamoci,
d, e, f, il mio cuore hai fatto a fette,
g, h, i, sul mio amore contaci,
l, m, n, quel che dico è solenne,
o, p, q, questa rima pensala tu,
r, s, t, io vorrei tu fossi qui,
u, v, z, io per te faccio il poeta.
Io ti amo te lo giuro,
anche se sono immaturo,
bada che sono sicuro,
voglio viverti nel presente e nel futuro.
Se per caso avessi sentito un forte rumore, ti avverto che è stato il mio cuore esploso in mille pezzi. La mia anima è sempre con te e non ti lascia mai. E dovunque sarò ti porterò nel cuore. Ti amo.
Se davvero mi vuoi bene, devi accettarmi per quello che sono, non per quello che ho.
Mi ero perso in un angolo, arroccato nei miei pugni chiusi, nelle mie ferite fatte di orgoglio e diffidenza. Poi sono arrivate le tue mani, i tuoi occhi. A cui raramente sfuggirò.