Scritta da: pax
in Frasi per ogni occasione (Frasi TVB)
Dammi un bacio: se quel bacio è vero mi farà tremare di felicità.
Composta mercoledì 26 settembre 2012
Qui trovi le frasi per dire ti voglio bene ed esprimere il proprio amore. Leggi anche la sezione dedicata alle frasi d'amore.
Dammi un bacio: se quel bacio è vero mi farà tremare di felicità.
Mi hai detto: "mi merito il tuo amore non credi?" Sai, non ho avuto alternative, mi sei entrata dentro, senza nemmeno chiedere il permesso, in punta di piedi e senza dare nessun fastidio, anzi. Facevi già parte di me, hai solo preso il posto che era già destinato a te.
Poi un giorno sei arrivata tu e hai scombussolato la mia vita, come a nessuno era riuscito mai. Entrando dolcemente hai fatto tua ogni parte di me, io mi sono lasciato catturare e ho permesso che colorassi i miei sogni e i miei pensieri di te.
Non ascoltarmi quando ti dico che non so cosa voglio, quando sarei pronta a mandare tutto in aria perché la paura mi assale e sono disposta a mollare. Prendimi sul serio quando senza pensare ti dico che senza di te starei male e tante altre cose che non mi aspettavo di poter dire. Sappi sfruttare i momenti in cui sono poco vigile su me stessa e mi abbandono a te, perché quegli attimi sono pochi ma sono i più autentici. È lì che si racchiude il mio amore ed è lì che mi apro a te. Solo ora so che abbandonarsi può non avere significato negativo. Scusa il ritardo, ho avuto bisogno del mio tempo. Adesso che so come si fa perché mi hai insegnato, porta alla fine il tuo compito e insegnami a mantenerlo. Ti amo.
Dopo quattro anni che stiamo insieme solo ora ho imparato ad amarti. Non che prima non lo facessi, ma il modo era sbagliato. Adesso ho messo via la vergogna di una bambina che amava l'idea dell'amore, e sto amando te. Con calma, senza fretta, passo passo. Sto riscoprendo in ritardo cosa voleva dire stare insieme a qualcuno. Adesso ho tutto chiaro se penso a come credevo di amarti e a quanto sbagliato fosse quel modo. Non so esattamente cosa amavo, ma amando te con timidezza mi scoprivo. Centimetro per centimetro, quasi con paura. Lo sapevo che amando te sarei stata costretta a conoscere qualcosa di me che prima non sapevo di avere. Così ho scoperto di non essere poi così male, ho scoperto che vivendo per due la prospettiva cambia e sento di possedere non più due occhi, ma un grandangolare.
Grazie perché sei la mia più bella fotografia che col tempo si fa più chiara,.
Perché la mia immagine che prima era sfocata adesso l'hai resa nitida.
Perché pensare per due mi rende ricca e la solitudine sembra tanto lontana.
Perché essendo tu lo specchio di me stessa non posso più far finta di non vedere, e se lo specchio è sporco tu mi costringi a pulirlo.
Tu per me sei come l'aria che respiro.
Mi piacerebbe tanto stanotte, che queste mie parole diventassero note musicali. Le parole restano ferme dove le scrivi, colpiscono a volte uccidono, ma non si spandono nell'aria almeno in questa forma. Se invece ciò che esce dal mio cuore si trasformasse in musica, si spanderebbe nell'aria e volerebbe in cielo, cercandoti ovunque tu sia. Portate dal vento volerebbero libere e guarderebbero in ogni angolo della terra alla ricerca di te. Che gioia per loro dopo averti trovato circondarti e sussurrarti che io ti cerco, dicendoti che ti aspetto da una vita e che solo il ricongiungermi a te mi renderebbe felice. Avvicinandosi al tuo orecchio porterebbero il mio respiro, che farebbe sussultare il tuo cuore. Questa musica una volta riconosciuta ti passerebbe attraverso l'anima, che capirebbe all'istante chi è la sua padrona la parte mancante di te, completando il tuo io. Le mie parole stasera sono state lanciate nell'aria, ed ora tocca solo al fato renderle musica affinché arrivino a quella parte del mio cuore che manca all'appello da sempre.
Oggi sono qui sulla nostra panchina, piove non mi sono neanche portato un ombrello, e non riesco neanche a vedere il verde di un giardino dove noi in quei giorni di primavera avevamo lasciato il nostro amore. Ti ricordi i nostri baci? Le nostre promesse? I nostri ti amo eterni. Ti avrei amato anche se non ti avessi mai conosciuta. Avrei visto i tuoi grandi occhi, avrei sentito la tua pelle calda. Ne sono sicuro, se non ti avessi mai incontrata saresti stata il mio sogno. Amavo tutto di te, la tua gelosia il tuo orgoglio. Finivamo sempre per litigare, a noi in fondo piaceva litigare, tra baci e piccoli morsi sulle labbra per poi finire a far l'amore. Io non c'ero quando il tuo cuore ha smesso di battere, no non c'ero. Sai? Dicono che quando una persona va in cielo e comincia a piovere sono gli angeli che piangono perche il destino divide qualcosa di bello, e il nostro amore oltre ad essere bello era anche grande. Oggi come quel giorno piove, e tu sei lì tra le nuvole ed io qui in questa stupida panchina con gli occhi al cielo a prendermi le tue lacrime e sentirti ancora addosso come quei giorni di primavera.
Ti amo così tanto da odiarti.
Alla fine ci sei sempre solo tu.
Sei solo con te stesso o quello che rimane di quello che sei stato, di
qualcosa che per lungo tempo è stato gioia, speranza, serenità, illusione.
Passano le ore, i giorni, cerchi dentro di te una miccia, il capo di un filo
imbevuto di liquido infiammabile che dà l'innesco ad un fuoco, alla fiamma e al
calore.
È quel calore che ti si propaga dentro e ti fa alzare in piedi, alimenta il
motore del tuo corpo, brucia i residui della stanchezza e della sensazione
oscura delle tue paure.
Ogni cosa è nebbia, nebbia nei tuoi occhi, nella testa e nel cuore, umida e
fredda, pericolosa e maledetta, ma non hai la forza di spazzarla via, chiedi al
vento di soffiare, ma non ti ascolta, allora cerchi luoghi sicuri in cui
aspettare che passi e che torni un po' di sole, ma sono lontani da raggiungere e
non hai gambe per correre veloce.
Allora provi a stare fermo, provi a renderti irriconoscibile, a mimetizzarti,
per alcuni animali funziona così, si salvano la vita, perché non dovrebbe
funzionare anche per te, ma loro sono più fortunati, i loro avversari sono là
fuori e hanno le stesse loro paure, tu invece ce l'hai dentro la bestia che
ti vuole mangiare che si vuole far beffa di te.
È più difficile rendersi irriconoscibili a noi stessi, non c'è scampo, non
c'è un riparo e non c'è nemmeno un inizio di fuga.
Quello che senti è che vorresti fare il tuo corpo a pezzi e spargerlo in tanti
posti, il più possibile lontani uno dall'altro, con la speranza che almeno uno
di questi pezzi non venga trovato, che si salvi dai fantasmi e che possa
tornare alla terra da dove è venuto, con i tempi della natura.
Forse c'è solo da aspettare, forse bisogna solo saper pregare.
Vita mia, non sai quanto ti amo e quanto ti odio quando ti prendi gioco di noi
e ci muovi come fossimo i burattini del tuo teatro di strada.
So che alla fine la vittoria sarà sempre tua e quelli là fuori decideranno se
sarai stato bravo oppure no.
Tu che cosa puoi fare, oltre a recitare la tua parte,
non sei tu l'impresario, non decidi la storia, ti ci devi solo saper adattare.
Sei un opportunista nato, uno sfruttatore, un ruffiano, un santo non importa adesso, forse importerà un giorno, quando non ci sarà più tempo e sarà troppo
tardi per decidere di muoverti senza fili.
Forse che per te, amica mia, sono solo parole confuse, uscite da un corpo e da
un'anima instabile, agitata e senza pace, da una mente sofferente, per te
non hanno un senso, ma sono parole che scorrono nelle mie vene e fanno a gara
con il mio sangue, sono la mia essenza il mio profondo.
Forse penserai che sono pazzo, nei modi e nei gesti, nei momenti in cui mi
fermo a pensare non mi sento davvero di darti torto, non ho alcun motivo per
scriverti questo, non ho alcun motivo per appesantire la tua vita.
Ma adesso è con te che sento di volerlo fare e perdonami se in qualche modo ti
ho fatto male con queste cose, è probabile che se tra un'ora mi incontrerai
non ci sarà traccia dell'uomo che ti scrive queste parole.
Ma lui c'è sempre, è appena un po' più dentro di quello che vedi con i tuoi
occhi e che senti con le tue orecchie, non se ne va mai da me mi osserva
continuamente e a volte mi domina.
Sapessi quante volte ho provato ad oppormi, ma ho sempre perso e quando se ne
va per tornare a nascondersi in qualche parte del mio stesso corpo, mi lascia stanco
e senza respiro.
Ti voglio bene.