Questo amore
Ti tengo per mano,
dove cadono i sogni,
che scaldavano
come raggi di sole
questo amore,
ed io mi sentivo un leone...
Composta giovedì 10 gennaio 2019
Ti tengo per mano,
dove cadono i sogni,
che scaldavano
come raggi di sole
questo amore,
ed io mi sentivo un leone...
Negli inverni della vita,
tu sei il mio sole.
Sempre pronto a scaldarmi il cuore
col tepore del tuo amore.
Ancora un altro giorno
da contare...
ma l'agonia di fame
e di pensieri
non ammansisce
le efferate mire
di chi onora egoismo
per coltivare brame
di potere
che sia di mostri umani
che vestono di armi
ed esplosivo
bimbi innocenti,
il profitto che pesa
anche sopra pianto
di bambini
costernati affamati
condannati a patire
strazio e rifiuto
ed in balia dell'onde,
avvolge anche
specie umana eletta.
Estenuanti pensieri
raccolgono colori e piaceri.
Tu l'ombra sul selciato
che costeggia l'anima,
Io l'impossibile essenza di un risveglio,
Tu la mano che accarezza la mia bocca,
Io l'ultimo germoglio sul tuo prato.
Ascolta da lontano il silenzio
e ora diventa il mio equilibrio
Lì dove se io fossi
l'ultima onda di un immenso mare,
tu sapresti dove naufragare.
Con il vento
una lacrima si asciuga,
con la pioggia si confonde,
con il sole si scalda.
Al cospetto di quei occhi
che un giorno l'avevano pianto.
Stanotte l'amerai.
Con lo sguardo,
la respirerai nella passione
fino ad arrivare al suo cuore.
E li leggerai quel nome e non sorriderai.
Perché non è il mio.
Io, orfana delle tue labbra,
Tu, a voltare pagina
mentre io a comprare un libro.
Tu, con il cuore mio tra le mani
mentre a me l'anima aprivi.
Io, che chiedevo il tempo.
Tu, che solo il passato avresti garantito.
Noi, intere giornate a scoprirci
Noi, vittime l'uno dell'altra.
a Cullarci i pensieri
a guidarci nelle azioni.
Abbandonati, appartienimi
perché io ti so amare.
Tra confini del piacere
rapendoti l'anima.
Mani leggere accarezzano un nome,
occhi delusi piangono un dolore,
che importa se domani assapori l'amore?
Non cercar la sorgente,
nemmeno la foce,
su tutto il passato cala il sipario.
E tu, ancora protagonista
di te stessa e del mondo,
impari ad riamare.
Odio le fragili rime del cuore
né amo le sue lacrime.
Dio solo sa quanto vorrei baciarle.
Odio la vita dura
a me né petali né colori
sa solo il mio coraggio, quante volte le ho sorriso.
Non poetizzo l'amore
non sopporto il suo capriccio.
Sa solo il cuore quanto profondamente lo ami.
Non cerco applausi, né allori sul capo
né presunti congratulazioni.
Sa solo la mia anima
quanto l'inchiostro ricami la mia penna.
Io non sono poeta
né scrivo né rimo poesie.
Dio solo sa quanto sul mio cuore
le mie parole
diventino vergine canto.