Poesie d'amore


Scritta da: Pippo54
in Poesie (Poesie d'amore)

Ti Penso

Mille querce aspettano un raggio di sole
per illuminare le loro chiome, il giorno
sta andando alla deriva ed ecco che una nuvola appare, sembra zucchero filato.

Non posso contenere questa sensazione
voglio provare un tuo bacio, un abbraccio,
il calore e il sapore del vino lo starti vicino,
vicino al tuo cuore nei pressi dell'orto.

E ti penso in questo preciso momento
io ti penso mentre tu estranei il tuo corpo,
rifiuta la mente il fluire dei sogni, l'abbraccio
a distanza, mentre il ghiaccio si scioglie.

Mi distraggo un momento solo per saperti
lontano, ma poi durante il giorno ti penso,
e come se il pensarti fosse l'amarti, l'averti,
i miei occhi non dicono il falso, sei bella.
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    Scritta da: minnie
    in Poesie (Poesie d'amore)

    Pensiero d'amore

    Amarti mi dà gioia...
    ho voglia di abbracciarti...
    di correre da te,
    ho voglia di vederti,
    ho voglia che tu mi veda,
    voglio parlarti per ore, di tutto,
    voglio farti sapere quanto sono felice di amare,
    di amare te.
    Ho voglia di sentire la tua voce,
    che mi trapassa il cuore.
    Voglio sapere tutto di te,
    voglio innamorarmi di ogni tuo pensiero.
    Voglio amare i tuoi sorrisi,
    le tue lacrime, voglio amarti quando sei in collera,
    quando ti senti solo...
    Composta domenica 11 febbraio 2018
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      Scritta da: Clemente Aiello
      in Poesie (Poesie d'amore)

      L'ultima poesia

      Io chi sono?
      Lo specchio non riflette più lo stesso uomo
      Lei viene?
      Sale
      scende le scale
      Perdo il cuore
      Perdi i pezzi
      Un dito
      Un occhio
      Uno sguardo
      Il tuo sorriso
      Gli occhiali sul naso
      Una matita tra i denti
      Un mio pensiero
      per fermare i tuoi capelli,
      che bella:
      quando mi sorridi
      Quando non mi dici niente
      Quando mi parli del cane
      I campi brulli di gennaio
      La tua macchina su viale
      Un milione di cuori con la freccia
      Scolpiti sul mio petto.
      Potrei morire di tanto bene
      Far crescere il grano
      Rifiorire il pesco il melograno
      volare sul pianerottolo
      Del secondo piano
      invece strascico pensieri strani
      Mi sudano le mani.
      Vorrei scappare.
      La tua mamma in un valzer veneziano
      i fagioli messicani
      Una mia lacrima sul pianoforte
      Quando ti penso troppo forte
      Un dito in bocca per fermare il dolore di un amore che non posso
      Apro la porta
      Voglio andare via
      Mi colpisce una sensazione strana
      Una mollica di pane
      Il tuo cappotto
      La sciarpa di lana
      Un bacio sulla guancia
      Fai piano
      Tu regina della neve
      Io goccia di rugiada
      Fermo immagine
      mentre scendi le scale
      Ti guardo dalla finestra
      da dentro la macchina
      mi fai ciao con la mano
      se Dio vorrà ti rivedrò domani.
      E se Dio vorrà godrò ancora
      Della luce del sole fermo al centro del cortile
      Con la speranza di avere nel cuore
      Un dolore più gentile
      Che mi mostri la sua faccia
      Con lo specchio del tuo viso
      e confonderla dolcemente
      con le lacrime di un sorriso.
      Ma se di tanto amore
      Stanotte io morirò
      ti lascerò questa poesia
      l'ultimo verso vorrei
      che lo scrivessi tu.
      Composta sabato 20 gennaio 2018
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        Scritta da: Andrea Auletta
        in Poesie (Poesie d'amore)

        Io sì

        Io sì, ti ho incontrata
        ma tu non mi hai più visto.
        Ti ho riconosciuta al primo
        passo nel giardino,
        come una foglia riconosce
        il vento e vibra.
        Ed eri proprio tu: il soffio che
        suona il fischio, il raggio che
        dichiara il giorno.

        Io sì, io sì
        ti ho rivista nella carne nuova
        e il tempo della morte
        (prima di rinascere)
        è stato generoso
        o solo un po' distratto,
        perché mi ha lasciato
        un punto di memoria,
        sgocciolato alle fauci dell'oblio,
        ed è lì che poi ti ho ritrovata.

        Ma posso solo guardarti in vita,
        mentre parli e sorridi
        come se non mi avessi visto mai.
        Perché tu - sì, tu - là dentro ancora muori.

        Ahi! Cosa farò per risvegliarti.
        Composta mercoledì 7 febbraio 2018
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          in Poesie (Poesie d'amore)

          Febbraio

          Siamo arrivati di notte e mistica
          ci appare Venezia.
          Gravida è la luna nella laguna
          predica il garbino fino al mattino.

          Svelto-svelto è carnevale! andiamo a sfogare
          insolenti i nostri tormenti, dentro la
          calca dominati dal leone.
          Dal campanile, un angelo inverosimile
          s'impone.

          Gli occhi mascherati sono buchi
          senza fondo: ricchi di costumi stabili
          di storia.

          Vieni, andiamo in quel ramo: passeremo
          uno dietro l'altro
          come quella volta...
          ti terrò per la cintura e guarderemo
          in alto un lembo di cielo intatto.
          Composta venerdì 31 gennaio 2003
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