Scritta da: Carmine De Masi
in Poesie (Poesie d'amore)
Sei Tu
Sei tu la mia musa,
Sei Tu che mi ispiri,
mi inviti a sfiorare
le tue rosse labbra
con mani delicate,
attraverso delle liriche
che scrivo per Te.
Composta mercoledì 20 settembre 2017
Sei tu la mia musa,
Sei Tu che mi ispiri,
mi inviti a sfiorare
le tue rosse labbra
con mani delicate,
attraverso delle liriche
che scrivo per Te.
E si sta così.
Alla ricerca di una direzione.
E si ascolta.
E si guarda e si aspetta.
E ci si muove.
Un po' così.
Perché è purè così' che si capisce tanto.
Forse, troppo.
Va così.
È così non bisogna cedere.
Mai.
Eppur ti immaginavo
senza nessun perché...
Eri il mio pensiero a cui non davo un senso...
eri inchiostro sbiadito su quelle pagine di una vita che sfogliavo a fatica.
Ora so che esisti...
quel pensiero sa di te
di un amore lontano ma vicino
che ogni giorno guida la mia mano
verso un mondo nuovo e sconosciuto
ma che da sempre amavo.
M'è capitato,
nel cupo d'una pozzanghera,
scorgerci felici insieme,
a scuotere le teste al vento
come due amanti spettinati.
M'ha portato, di malgrazia,
il sorriso stupido degli idioti,
le cui rughe m'è sembrato scorgere
tra gli spigoli del tuo volto
tanto che
nel riflesso buio
ho creduto fosse il mio.
Non cercarmi nelle tue paure.
Non farlo nei tuoi ricordi, né nei tuoi rimpianti.
Fallo nei tuoi sorrisi...
fallo nel tuo cuore.
Solo così mi troverai.
A volte ci si perde solo per potersi ritrovare.
È un po' come salutarsi,
nell'attesa di potersi riabbracciare.
Questa notte
staccherò un pezzo
di cielo
e lo poserò
sul mio cuore.
Così ogni volta
che toccherai
il mio cuore
ti sembrerà
di essere una stella.
Ed ogni volta
che guarderai il cielo
ti sembrerà di essere
nel mio cuore.
Distanza che come lastra di vetro sembra separare due corpi
Ma l'anima non conosce materia e come magia le mani si sfiorano
Le bocche si toccano.
Le parole stringono il sentirsi che i loro corpi urlano.
Sparisce il vetro, la distanza...
Il loro amarsi non teme il tempo
Il loro appartenersi è filo...
È corda, è catena, è mani che si intrecciano e come liane stringono.
Sono tuo
Sei mia
Occhi che specchiano occhi
Respiri che ingoiano respiri
Odori che forti arrivano e penetrano la pelle.
Sembra profumo di follia invece è solo amore viscerale che urla il loro appartenersi.
Frasi e pensieri
giocoliere di parole
tra senso e non.
Idee nuove esplodono
fuochi d'artificio.
Luminose scintillanti
inedite e ardite.
Sono attratta
dall'insolito
dall'impopolare
intuito, percezione
di ciò che vale.
Non perdo tempo
in sterili critiche
conflitti inutili.
Evito persone rigide
inflessibili.
Rifiuto l'ipocrisia
il falso perbenismo
gli standard, gli slogan.
Rivendico la libertà
d'esser me stessa
nel bene nel male.
Non ho voglia
di compiacere nessuno
se non il mio essere
le persone che amo.
Desidererei
esser considerata
per quel che sono..
Sostanziale
differenza
tra essere, apparire.
Credo fermamente
nell'amore sincero
nell'amicizia vera.
In tutto questo
ci metto il cuore.
Non ti voltare
che dietro hai solo il buio.
Non ti voltare
non infrangere questo
Silenzio.
È calato ormai il sole di mezzanotte,
le nostre ombre sempre più distanti.
Attendimi
affinche io possa ritornare,
e l'armonioso ricordo fuggire segretamente
Impercettibile.
Ci chiamarono illusi, romantici, teorici dell'utopia,
dissero che il nostro amore era fragile –
e in effetti, lo era per questo coltivammo giardini di sogni,
appoggiati nel firmamento.
Ma non andartene ora,
sono stanca ormai di portare le tue orme con me.
Ora voglio camminare con te,
Illuminescenti
i fari che si dimenano in lontananza.
Duro il nostro giuramento
Fugge
dolce solo sulle labbra.
Sei notte, Eternità.
Assai doloroso e sommamente amato.
Apro gli occhi ma ciò che vedo è nebbia
Morbide ciocche fluttuano
nell'imponderabile etere;
pallide dita tremano
si aggrappano
tendono verso l'abisso
Rarefazione impalpabile
rende il tuo volto indistinguibile
ma il lampo negli occhi neri tuoi
che tanto agognavo
Ti palesa al mio cuore dolente
Dolente per te, fluttuante
nell'etere
irraggiungibile
suprema
Il cuore colmo
di giovanili ricordi
e aspettative deluse
e sogni infranti
appesantisce il mio essere.
Come fumo la nebbia svanisce.