Poesie d'amore


in Poesie (Poesie d'amore)

Resto a guardarti come uno sciocco

Piccola mia che fai finta di non capire ciò che voglio,
ti piace e sorridi se ti guardo,
ti lancio il fuoco addosso
e tu lo spegni con l'acqua,
perché te la tiri?
Lasciati andare!
Con me puoi!
Sei bloccata nel tuo mondo buio,
vorrei essere la tua luce,
la tua ancora di salvezza,
ma tu non vuoi a nessuno,
respingi ogni tipo d'approccio,
stroncando ogni discorso,
resto a guardarti incantato come uno sciocco.
Composta venerdì 12 febbraio 2016
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    Scritta da: R. C.
    in Poesie (Poesie d'amore)

    Perdonami

    A volte sai, è facile sbagliare,
    confondere il giallo con il sole,
    o anche l'azzurro con il mare

    ma credimi se stavolta te lo dico,
    non so da cosa è uscito quel discorso,
    ma con dolore immane io maledico

    maledico il momento in cui l'ho detto
    senza pensare a te, fragile e sola,
    solo per un dubbio maledetto

    abbi pazienza ti scongiuro ancora,
    non far di me come degli altri hai fatto
    il mio spirito irrequieto senza te scolora

    sii paziente e tornerò un tuo alleato
    fino al mattino, fino alla notte,
    finché il tuo cuore non sarà innamorato.

    Ti amo per quel sorriso
    per quel tuo modo di parlare
    per la tua bocca, per il tuo viso

    son qui disposto a ragionare
    se val la pena o meno di seguire
    ogni tuo giorno da qui all'avvenire.

    Innamorato.
    Composta domenica 3 gennaio 2016
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      Scritta da: R. C.
      in Poesie (Poesie d'amore)

      Gelosie

      Come sia la sensazione di caduta di una foglia
      ora la provo!
      Quel senso di abbandono miserabile nel vuoto
      ora lo provo!
      Il rassegnato dondolio nell'aria prima del contatto!
      Lo sto provando.

      Che sia per una frase mal riposta
      per un silenzio dovuto e non chiarito
      che sia per un mondo assai lontano
      per la tua voce screziata dalla notte

      ogni parola nasconde un dolore
      mai curato, mai considerato
      sempre taciuto, non manifestato

      voglia la vita considerare il fatto
      che se solo potessi
      cancellerei ogni dubbio
      rinnegherei me stesso
      me ne farei un vanto

      geloso, di cosa, ma geloso
      di non poter vedere
      di non poter parlare
      nessun diritto mi sostiene

      eppure se solo potessi
      mi vestirei di luce
      di calma e di sorrisi
      e verrei a trovarti.
      Composta giovedì 14 gennaio 2016
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        Scritta da: R. C.
        in Poesie (Poesie d'amore)

        Rivelazioni

        Erano i giorni della crisi,
        nuove pagine della mia vita
        si stavano scrivendo
        sul libro dei ricordi

        l'autunno mite stentava a
        presentar l'inverno
        dal canto mio
        fingevo fosse sempre primavera

        chiusi le immagini
        e mi incamminai nel verbo
        incerto di ottenerne un risultato
        entrai, lessi ed osservai.

        Erano in molti, tutti diversi,
        chi blu, chi nero e chi giallo,
        spesi molto tempo
        dietro a loro

        eppure mi innamorai
        del ricordo dell'amore
        della libera sensazione
        di universo

        ti conobbi lì, seconda a nessuno,
        libera silente e incontrollata
        più giovane di me non solo fuori
        ma l'anima l'aveva il suo perché

        dicemmo molto o molto poco,
        non fu arbitraria la nostra conoscenza
        in fondo ti cercai davvero
        ma appartenevi a un'epoca diversa.
        Composta giovedì 14 gennaio 2016
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          Scritta da: R. C.
          in Poesie (Poesie d'amore)

          In fondo alle scale

          Salii a lungo quella scala,
          come un rampicante sul suo salice,
          avvolsi mente e corpo in un abbraccio,
          sperando di bere gioia dal mio calice.

          Volle il tempo considerar superfluo,
          ogni mio sforzo, ogni mia azione,
          passando dal momento del dispetto
          a quello dell'ammirazione.

          Ma non fu mai vero,
          quel desider sopito,
          rivoltomi alla fine di un percorso,
          per un contrasto infine mai capito.

          Non scenderò di nuovo quelle scale,
          ormai son qui che guardo dal mio faro,
          giusto, sbagliato, indifferente pare,
          ciò che resta è un ricordo molto caro.

          Tanta tristezza nel cuore e tanto amaro
          per un linguaggio spesso duro
          spesso avaro
          sarà poi il tempo riparatore?

          Guardai laggiù, in fondo alle scale,
          vidi una mano tesa ad aspettarmi,
          mi chiesi dunque cosa fare,
          aspettando di sentirmi chiamare.
          Composta mercoledì 2 dicembre 2015
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            Scritta da: R. C.
            in Poesie (Poesie d'amore)

            Percorsi diversi

            Poteva essere tutto così semplice,
            una parola, un sorriso,
            un delicato verbo sul tuo viso.

            Ma l'enigmatica falda della mente,
            scatena, inibisce e produce
            i suoni che annichiliscono il presente.

            Basterebbe poco, forse un saluto,
            a rinsaldare un verbo ormai perduto
            che nel perdono ha la sua grande istanza.

            Cerca di capire, senza rovinare,
            quel minimo ricordo del passato
            che quelle notti insonni sapeva dominare.

            Fastidi, indifferenza, dolore elementare,
            forse non son io che debbo giudicare,
            ma l'anima vibra vicino a mezzanotte.
            Composta giovedì 3 dicembre 2015
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              Scritta da: R. C.
              in Poesie (Poesie d'amore)

              Insensate riflessioni

              Andai lontano nel parlare,
              praticamente solo, inespugnabile
              il castello di parole che ebbi intorno.

              Non fu per odio, né per velleità,
              mi ritrovai a descrivere il futuro,
              sotto la scorta di un silenzio solo.

              Feci due errori,
              il primo fu ignorarti, ma poi,
              seguendo la passione,
              mi ritrovai da solo, col secondo errore.

              Secondo solo a me, che circondato
              avrei offerto l'anima al demonio,
              pur di spuntare in un duello
              ormai insensato.

              Ora tutto tace,
              ormai ovunque silenzi,
              dividono la vita di ciascuno

              serve un perdono,
              compassionevole ed evidente,
              nulla è per sempre.

              Divisero l'anima a metà,
              me ne porsero una parte,
              la regali a te.

              L'altra metà, risultò brillante,
              splendida e lucente
              fu adornata per l'amore.

              Ora tutto tace,
              ormai ovunque silenzi,
              dividono la vita di ciascuno.
              Composta sabato 5 dicembre 2015
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