Poesie d'amore


Scritta da: Sergio Bissoli
in Poesie (Poesie d'amore)

La notte dei fantasmi

Alberi scheletrici oscillano
nel vento, sotto la luna.
I rumori di un vecchio ciabattino al
lavoro, si odono distintamente provenire
lontano, dai campi lugubri; e strane
grida di bambini che si rincorrono
giocando; e i sussurrati singhiozzi
di un'innamorata che soffre, in
compagnia dei ricordi.
Nessuno! La notte è gelida.
Il vento cigola, ciangotta, spazza
i sentieri morti dei campi. Gli
uccelli tacciono. Solo gli alberi
scheletrici dondolano nel vento,
sotto la luna.

Inverno 1971 1972.
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    Scritta da: Sergio Bissoli
    in Poesie (Poesie d'amore)

    Dedicata a una bambina

    Piccola lucia,
    prega,
    affinché il mondo di dolci promesse,
    nel quale ingenuamente confidi,
    conosca anche un solo frammento
    della tua gioia semplice e serena.
    Prega,
    affinché l'abisso di male e di iniquità,
    non abbia mai a contaminarti.
    Prega,
    affinché l'amara infezione della
    cattiveria, non dilaghi
    ulteriormente sulla terra.
    Prega,
    affinché non si espanda il dolore.
    E,
    prega per tutti coloro che soffrono,
    per coloro che odiano e che non
    sanno più amare.
    Prega per gli illusi, per gli
    sconfitti nella vita, per quelli
    affranti dallo spettro della miseria,
    dell'ignoranza, della malattia,
    della vecchiaia.
    Prega per tutti gli uomini, anche per
    coloro che sono felici, o che ti
    sembrano tali.
    Piccola lucia!
    Prega
    affinché il Dio buono e giusto,
    che ora invochi, e che è in te,
    non muoia, assieme alla tua
    giovinezza.

    Settembre 1969.
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      Scritta da: Sergio Bissoli
      in Poesie (Poesie d'amore)

      La caduta dei petali

      Lieve armonia di profumi,
      nella dolcezza del mattino.
      Ricordi che cadono: nivei splendori.
      Lunghe carezze di amanti assenti,
      i loro sospiri profondi ancora
      una volta intorno a me. E gli
      inganni, i giuramenti... i baci
      spossanti. Il vento li porta con sé,
      sull'erba, nell'acqua, più
      lontano ancora. Bianchi petali.
      Giovinezza che fuggi, lontano da me.

      Aprile 1972.
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        Scritta da: Sergio Bissoli
        in Poesie (Poesie d'amore)

        Quadri d'autunno

        Nell'ansa di un corso d'acqua si
        duplica la magica monotonia
        dell'autunno. Scenari policromi,
        in lente sequenze, sotto cieli grigi.
        Una bruma vaga, nella lontananza,
        sfuma e offusca i contorni delle
        cose: alberi, selciati, comignoli,
        fontane, licheni, fienili.
        L'acqua ristagna sui campi scialbi,
        dove i colori diluiscono...

        0ttobre 1972.
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          Scritta da: Sergio Bissoli
          in Poesie (Poesie d'amore)

          Parole d'amore

          Parole come perle, che
          cadono nel latte. Nel giardino
          abbandonato, fruscii di veli e
          smorti luccichii rosa e verdastri.
          Fantasmi lievi passano fuggenti e silenziosi,
          come sfilacci di sogno che vanno alla
          deriva. Le note flebili di violini
          evanescenti, nella sera di aprile.
          La seta di giuramenti insinceri.
          Lo sfarfallio di mille e mille
          promesse fatte di vuoto.
          Su tutto, i chiaroscuri
          del crepuscolo.

          Aprile 1972.
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            Scritta da: Rosa Di Fraia
            in Poesie (Poesie d'amore)

            Come una volta

            Mi piacerebbe scriverti ancora,
            dirti che sto bene,
            che penso continuamente a te
            anche quando non ti sento.
            Mi piacerebbe credere ancora
            in qualcosa, sperare in un tuo ritorno,
            trovarti nel posto di sempre,
            chiederti come stai,
            cosa hai fatto oggi e cosa hai mangiato.
            Mi manca la quotidianità,
            mi manca la semplicità delle cose
            che facevamo, di ciò che eravamo,
            mi manca proprio il senso della vita,
            perché vita più non è.
            Non riesco a trovare ancora il
            giusto equilibrio di una volta,
            sai, mi manca perfino l'ispirazione,
            ho lasciato la scrittura, la poesia
            era la mia unica salvezza,
            per preservare ciò che il cuore dettava,
            e se poi penso ai lunghi versi mi
            viene da piangere,
            chissà forse potrei iniziare
            proprio ora a scrivere,
            quando il freddo irrigidisce il pensiero,
            e il ricordo il cuore.
            Composta domenica 9 febbraio 2020
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